Una strategia di sviluppo del Paese che punti su tre “I”: innovazione, internazionalizzazione e infrastrutture, insieme al perseguimento di una adeguata politica di aggregazione da parte delle imprese e di un’incisiva strategia delle istituzioni rivolta alla valorizzazione del Made in Italy. E’ la soluzione prospettata nel Rapporto 2011 “Impresa e Competitività “, realizzato da Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Srm) e da Osservatorio Banche – Imprese di Economia e Finanza (Obi) per risollevare le difficoltà riscontrate nelle aziende del Mezzogiorno appartenenti ai settori del manifatturiero, delle costruzioni, dei servizi Ict e turistico-ricettivi. Nel Rapporto, che evidenzia le difficoltà delle aziende prese in esame, emerge che la persistente debolezza della domanda interna fa si che la ricerca di opportunità sui mercati internazionali non rappresenti più per le imprese una semplice strategia per una maggiore crescita, ma condizione per la loro sopravvivenza e per il futuro stesso della manifattura nel Mezzogiorno. Il Rapporto sottolinea anche che un altro problema per la crescita delle imprese del Mezzogiorno è quello relativo alle ridotte dimensioni delle imprese che porta solitamente a un maggior costo del finanziamento bancario, di difficoltà di accesso a forme di finanziamento alternative, di ridotta propensione all’export e di limitata capacità d’investimento. Le altre “esternalità negative” che completano il quadro delle problematiche da affront
11 Novembre 2011
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RADIOGRAFIA D’IMPRESE
Scritto da Gianni Tortoriello
L'andamento delle imprese meridionali risulta essere diffusamente negativo con particolare riferimento sul settore delle costruzioni, della.