Ci avviciniamo passo dopo passo al 15 gennaio, giorno in cui scadrà il DPCM del 3 dicembre 2020. Per i giorni che mancano a questa data torna l’organizzazione delle fasce di rischio contrassegnate da colori da attribuire alle singole regioni con qualche modifica. Fino al 15 gennaio i colori delle regioni italiane saranno prevalentemente giallo rafforzato con poche eccezioni. E per il dopo?
Il nuovi colori delle regioni: cosa è possibile fare fino al 15 gennaio
Archiviate definitivamente le festività natalizie, aggiungiamo un altro tassello al sistema di regole che ci traghetteranno verso un nuovo DPCM. Il sistema a fasce di rischio resta anche se i valori dei parametri presi in considerazione per l’attribuzione dei colori sono stati abbassati. Una decisione, questa, annunciata dal ministro Speranza che mira a rendere più “facile” l’ingresso in zona arancione e rossa. Per questi pochi giorni, infatti, l’Italia si tinge di arancione nelle regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia, mentre il resto dello stivale è giallo rafforzato. Ricapitoliamo in breve allora cosa si potrà fare e cosa no nelle diverse regioni.
Le regole da seguire
Nelle regioni gialle rafforzate
- Bar e ristoranti: servizio al tavolo fino alle 18, asporto fino alle 22 e consegna a domicilio a qualunque ora;
- centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi;
- musei, cinema, teatri e palestre chiusi;
- coprifuoco dalle 22 alle 5;
- divieto di spostamento tra regioni mentre è consentito lo spostamento tra comuni.
Nelle regioni arancioni
- Bar e ristoranti possono effettuare solo l’ asporto fino alle 18 e la consegna a domicilio senza limiti di orario;
- centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi;
- musei, cinema, teatri e palestre chiusi;
- coprifuoco dalle 22 alle 5;
- divieto di spostamento tra comuni ad eccezione per i comuni al di sotto dei 5000 abitanti che potranno muoversi per un raggio di 30 chilometri senza raggiungere il capoluogo.
La zona bianca
Il 16 gennaio dovrà andare in vigore un nuovo DPCM che è già allo studio del Governo. Secondo le prime indiscrezioni trapelate, dovrebbe aprirsi per alcune regioni la possibilità di entrare nella cosiddetta zona bianca. Bar e ristoranti aperti senza limiti d’orario, spostamenti liberi e riapertura di cinema e teatri. Resterà il coprifuoco, probabilmente con orari differenti, e l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto e di rispettare il distanziamento. Le regioni cambieranno colore quando arriveranno a un Rt inferiore a 0.5. Le più papabili al momento sembrano essere Abruzzo, Liguria e Toscana. Un’ipotesi allettante sulla quale si confronteranno Governo ed Enti locali.
In copertina foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay