Come nei migliori film horror, c’è sempre il capitolo del ritorno. Protagonista dei mesi di lockdown italiani, l’autocertificazione ritorna dopo alcuni mesi di riposo estivo. Il documento che attesta cosa si stia facendo fuori dagli orari del coprifuoco torna prepotentemente nelle nostre vite.

Perché ritorna l’autocertificazione?
No, nessun rituale antico. Nessuna reliquia che ha portato in vita un vecchio “incubo”. Le nuove ordinanze emanate dalle regioni Lombardia, Lazio e Campania, introducono un coprifuoco notturno per contenere i contagi da Covid19. In Lombardia, tale coprifuoco prevede comunque la possibilità di circolazione dalle 23 alle 5 a partire da oggi 22 ottobre, consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute, in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza ed è obbligatoria l’autocertificazione, per evitare sanzioni, che attesti il motivo per il quale ci si trova fuori dalla propria abitazione. Nel Lazio il coprifuoco notturno sarà dalle 24,00 alle 05,00. Si apprestano ad emettere ordinanze anche le regioni Emilia Romagna e la Sardegna.
Cosa si rischia senza autocertificazione?
Una maledizione? Un sortilegio che condannerà le nostre future generazioni? No ma è bene ricordare che la sanzione prevista dall’art. 4 D.L. 25 marzo 2020 n. 19 prevede: “Salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui all’articolo 1, comma 2, individuate e applicate con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2, comma 1, ovvero dell’articolo 3, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000 e non si applicano le sanzioni contravvenzionali previste dall’articolo 650 del codice penale o da ogni altra disposizione di legge attributiva di poteri per ragioni di sanità, di cui all’articolo 3, comma 3. Se il mancato rispetto delle predette misure avviene mediante l’utilizzo di un veicolo le sanzioni sono aumentate fino a un terzo”.