“Roma Pittrice” è la mostra a Palazzo Braschi prorogata fino al 04 maggio che racconta la storia di pittrici talentuose ma poco note
“Roma Pittrice” è la mostra organizzata a Palazzo Braschi a Roma, prorogata fino al 4 maggio grazie al grande successo di pubblico ottenuto. Avete quindi ancora qualche giorno per ammirare una collezione di opere straordinarie realizzate a Roma tra il XVI e il XIX sec. da artiste spesso trascurate o poco note.
Il percorso espositivo si compone di ben 136 opere di 56 pittrici, la cui storia è magnificamente raccontata dalle stesse protagoniste attraverso un appassionante storytelling. Quasi ogni quadro, infatti, narra la storia delle pittrici che reclamano il proprio talento indiscusso e la loro presenza nella storia. Basta inquadrare il QR code per immergersi in storie coinvolgenti e a volte tristi, riportate alla luce grazie al ritrovamento di opere firmate, diari e documenti. Tali scoperte hanno permesso di ricostruire il sistema delle arti della Roma moderna.
Roma, città d’arte da sempre, tra il XVI e il XIX sec. registrò un forte fermento artistico causato, come in altre città d’Italia, da varie scuole pittoriche che volevano rivendicare la propria autonomia rispetto all’egemonia fiorentina.
In questo clima operoso e creativo, lavoravano in sordina molte artiste il cui lavoro straordinario non è mai venuto alla luce, anzi, spesso, era addirittura attribuito ai loro maestri o familiari.
La Mostra “Roma Pittrice” ha ricostruito le vicende biografiche di 56 pittrici, attive in città che qui hanno dimorato e lavorato stabilmente o per lunghi periodi. La raccolta delle loro opere è iniziata dalle collezioni presenti nei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina per poi arricchirsi di contributi provenienti da altri musei e collezioni.
L’esposizione raccoglie ben 136 opere di artiste di cui si conosce poco a causa della mancanza di documentazione. Tra queste si possono ammirare i lavori di Maria Felice Tibaldi Subleyras, Angelika Kauffmann, Laura Piranesi, Marianna Candidi Dionigi, Louise Seidler ed Emma Gaggiotti (le cui opere erano per la maggior parte conservate nei depositi), Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi e Giovanna Garzoni, Giustiniana Guidotti, Ida Botti o Amalia De Angelis e molte altre, il cui catalogo si sta ricostruendo in questi ultimi decenni di ricerca.
Attraverso la ricostruzione della loro biografia, il visitatore assiste a storie che descrivono il faticoso inserimento delle pittrici nel mercato internazionale e l’accesso alla formazione (spesso ostacolato dai familiari e dagli stessi colleghi pittori uomini) alle più importanti istituzioni della città, quali l’Accademia di San Luca e l’Accademia dei Virtuosi al Pantheon.
La mostra si chiude con una interessante mappa, sia esposta che stampata su un depliant, che fornisce utili indicazioni sulle altre opere delle pittrici esposte e visibili nelle chiese, fondazioni, gallerie, musei e Accademie che puntellano la città di Roma.
La mostra “Roma Pittrice” è un’occasione unica per godere di opere mai esposte prima e che raccontano storie di tenacia, talento e passione tutte al femminile.
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