Il Festival di Sanremo 2022 svela i suoi magnifici 22 partecipanti. Amadeus ha voluto comporre una squadra di cantanti che potesse unire passato, presente e futuro
Dopo tante chiacchere ecco che il Festival di Sanremo 2022 svela i suoi magnifici 22 partecipanti. Amadeus ha voluto comporre una squadra di cantanti che potesse unire passato, presente e futuro.
Dopo finte liste, ipotesi e speranze ora ci siamo: Amadeus, direttore artistico del Festival, ha svelato i nomi dei Big in gara a Sanremo 2022 durante il TG delle 20 in onda su Rai 1 alcuni giorni fa. E, se alcuni nomi giravano da un po’, altri sono una vera e propria sorpresa.
Ecco la lista dei magnifici 22:
Iva Zanicchi, Massimo Ranieri, Gianni Morandi e Donatella Rettore. Attenzione a chiamarli vecchietti perché parliamo della storia del festival di Sanremo e soprattutto della musica italiana. Sono loro a rappresentare quel gruppo che si affaccia al festival per rivedere alcuni dei nomi più altisonanti del nostro panorama musicale. La qualità sembra assicurata e in molti sono curiosi di qualche canzone porteranno in scena in quel dell’Ariston. Non sono, poi, ovviamente mancate le critiche definendo questo “gruppo” come troppo vecchio per partecipare al Festival dovendo lasciare più spazio ad artisti più attualmente affermati.
Tante conferme e qualche novità rispetto alle indiscrezioni della vigilia: com’era previsto, ci sono i talenti di Amici, Sangiovanni e Aka7even, il campione di streaming Rkomi, la spagnola Ana Mena, conosciuta in Italia grazie al duetto con Rocco Hunt. La già citata Donatella Rettore, si accompagna all’emergente Margherita Carducci, classe 1997, in arte Ditonellapiaga. Tornano poi sul palco Noemi, Le Vibrazioni, Achille Lauro, Michele Bravi (‘bocciato’ lo scorso anno). Tra i ‘senior’ Massimo Ranieri e Iva Zanicchi.
Se da una parte abbiamo il gruppo più esperto, dall’altra abbiamo delle vere e proprie “scommesse” che Amadeus ha voluto prendersi (magari replicando il successo dei Maneskin). Spazio dunque al cantautorato contemporaneo di Giovanni Truppi. E con la strana coppia Highsnob e Hu, due visionari della scena rap e elettronica, il direttore artistico osa: lo ha già fatto in passato e come strategia ha pagato, vedi il successo dei Maneskin, vincitori lo scorso anno all’Ariston (il resto, dall’Eurovision al palco dei Rolling Stone, è storia).
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