Specchi & Doppi

Sbarchi migranti oggi indotti?

Uno scenario da fare il classico baffo a tortiglione ad autori come Jonathan Swift, George Orwell, Aldous Huxley o Philip Kindred Dick

Sbarchi migranti oggi indotti? Questa la tesi che più esponenti del governo italiano hanno espresso a più riprese per delineare quello che sarebbe l’ultimo sviluppo in ambito d’incremento dei flussi migratori verso il nostro Paese.

I migranti sarebbero eterodiretti da organizzazioni militari e paramilitari che organizzerebbero ed orchestrerebbero le quantità dei flussi stessi dirigendo i malcapitati verso il nostro Paese in maniera più o meno forte rispetto agli intenti puniti decisi verso l’Italia.

Uno scenario da fare il classico baffo a tortiglione ad autori come Jonathan Swift, George Orwell, Aldous Huxley o  Philip Kindred Dick, ma è proprio così?

Guido Crosetto – Ministro della Difesa da ANSA

“L’aumento esponenziale” delle partenze è “in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi Africani”.

È tutto proprio così irreale o piuttosto distopico? In realtà a noi sembra più uno scenario ucronico. Una realtà costruita a partire da alcuni dati reali ma generali che ha più a che fare con le tecniche di comunicazione che non quelle della politica.

Un’informazione, quella che si avvalora e si fa passare che, seppure può sembrare verosimile, non è veritiera.

Truppe “mercenarie” in Africa ce ne sono eccome e questo è assolutamente documentabile. Quanto la loro azione sia dedicata a ‘reclutare’ migranti da spedire in Italia è tutta da verificare. Comunque, visto che parliamo di comunicazioni emesse da esponenti di governo l’unica cosa plausibile è che vadano in Aula a relazionare con precisione e dovizia di particolari di cose che riguardano la Sicurezza Nazionale, le illazioni stanno a zero.

Intervista a cura di Serena Bonvisio

Gianni Tortoriello

Quattro decenni e più di vita dedicati al giornalismo, ma anche alla comunicazione tout-court, passando dalla carta stampata, alla televisione, al web. Una Laurea in Scienze Politiche alla Federico II, qualche anno d'insegnamento e qualche altro da formatore. Unica fede, il Napoli. Poche certezze, tanta passione e una consapevolezza: ciò che paga è solo l'impegno costante nel realizzare i propri progetti e, perché no, i sogni. Il villaggio globale di cristallo dell'informazione e della comunicazione è, purtroppo, divenuto il luogo dove conta solo 'spararla quanto più grossa possibile!' Il sensazionalismo e l'opinionismo hanno soppiantato la notizia. Io vorrei solo continuare a fare quello che mi hanno insegnato: raccontare i fatti.

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