Riforma del fisco, rivalutazione delle pensioni, non autosufficienza, patto intergenerazionale, tra i principali temi affrontati dal sindacato pensionati della Cisl lucana, a Matera, durante i lavori della conferenza e ripresi punto per punto nella relazione del segretario generale.
‘Non è vero che i vecchi hanno rubato e continuano a rubare il futuro ai giovani’, ha detto il segretario, sottolineando che ‘negli ultimi venticinque anni abbiamo assistito a continue riforme e ritocchi del sistema pensionistico italiano che hanno impedito qualsiasi forma di ricambio generazionale, basti pensare al quasi ventennale blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione. Noi abbiamo bisogno di regole chiare e definitive, che tengano conto dei vincoli finanziari dello Stato ma anche delle necessità che le persone maturano dopo una vita di lavoro; che dicano come e quando andare in pensione; regole stabili che durino almeno trent’anni e che consentano una seria programmazione delle politiche occupazionali e del ricambio generazionale’.
Il segretario della Fnp Cisl lucana ha poi lanciato l’allarme sul sempre più frequente fenomeno dei pensionati che ‘pur di continuare una vita dignitosa stanno vendendo la nuda proprietà delle loro abitazioni. Questo deve farci riflettere molto.
Proprio il tema delle pensioni si conferma la linea di frattura più profonda tra governo e sindacati; frattura che neanche il decreto sulla rivalutazione ha sanato.
Parole durissime: ‘Il decreto del governo sulla rivalutazione delle pensioni dopo la sentenza della Corte costituzionale è un ladrocinio a danno dei pensionati.
È l’ora che il governo si sieda al tavolo con i sindacati per discutere una soluzione. Noi abbiamo delle proposte: o si rivalutano per intero le pensioni o si ricostituisce il montante contributivo, perché la norma così com’è danneggerà i pensionati anche in futuro‘.
Sul fisco la Cisl è ‘contraria a togliere le tasse sui castelli perché quei soldi servono per alleggerire il carico fiscale su lavoratori e pensionati‘. Il segretario della Fnp Cisl ha detto inoltre che ‘serve una riforma fiscale che dica chiaro e tondo quanto deve pagare il cittadino, oggi invece succede che se lo Stato taglia le tasse, poi Regioni e Comuni le aumentano, e il saldo per il contribuente è sempre negativo‘.