Con la dichiarata volontà del governo di ridurre al minimo i pagamenti in contatti, con la riduzione della soglia a 1.000 euro per l’acquisto di qualsiasi bene o servizio a fine di garantirne la tracciabilità e la norma che non consentirà il pagamento in contanti per le pensioni superiori a mille euro, una delle assai probabili conseguenze sarà , senz’alcun dubbio l’aumento del ricorso a bancomat e carte di credito. Tali forme di pagamento elettronico, anche se assicurano la certezza della tracciabilità e la comodità di ridurre o non portare contante nel portafogli, si scontrano con un fenomeno che nel Nostro Paese, come nel resto dell’UE è in forte aumento: lo skimming, ossia la fraudolenta clonazione di carte bancarie. La crescita di questa tendenza criminale non sarebbe dovuta solo a singoli ed isolati hackers ma, secondo quanto è dato appurare da numerose inchieste anche di livello europeo a rubare i contenuti delle bande magnetiche e i codici di accesso sarebbero soprattutto gruppi criminali organizzati.E se la tendenza dello skimming è in crescita da anni,con le misure dell’ultima manovra “Salva Italia”, potrebbe subire un’impennata a causa del coinvolgimento di milioni di nuovi soggetti, e tra questi la maggior parte anziani e quindi più vulnerabili, che potrebbero essere costretti all’utilizzo di carte di pagamento elettroniche.Il termine “skimming” deriva dal verbo inglese to skim, che vuol dire “sfiorare, strisciare”. Da questa parola discende la parola skimmer che è il congegno elettronico utilizzato per memorizzare i contenuti delle bande magnetiche delle carte di pagamento. Negli sportelli automatici ATM (Automated Teller Machine), meglio no
Fonte: Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” e “Sportello dei Diritti”