Presentazione a Salerno
Gabriella Naddeo torna a emozionare i lettori con un nuovo libro, una piccola raccolta di versi, unica e originale. In poco più di 120 pagine, la poetessa raccoglie riflessioni, suggerimenti ed esperienze.
In questo nuovo libro l’autrice si affida al “caso”, gioca con il lettore partendo dall’esplorazione dell’IO e invitando a sfogliare il testo in un qualsiasi punto e in un qualsiasi momento.

I versi di Gabriella Naddeo sono divertenti e originali, concepiti per far riflettere e dare spunti. L’autrice presenterà “Il libro delle pro-poste” martedì 13 maggio alle 18.30 a Salerno presso la Libreria imagine’s book. Durante l’incontro, moderato da Roberto D’Agostino, interverrà, insieme all’autrice, il creative solver Francesco Galdo.
Gabriella Naddeo e “Il libro delle pro-poste”
“Il libro delle pro-poste” è il terzo volume della poetessa che, in questo breve scambio di battute, ci dà qualche indicazione in più sul suo nuovo libro.
Salve Gabriella, lei non è nuova al pubblico di Cinquecolonne, tuttavia non le abbiamo mai chiesto di cosa si occupa nella vita. Ce lo può raccontare brevemente?
Sono la segretaria personale di un noto professionista salernitano. Lo affianco da ormai più di 30 anni. Mi ha insegnato tanto, sono cresciuta grazie anche lui.
Il libro delle pro-poste è il suo terzo volume. Questa volta, però, lei si è dilettata in qualcosa di nuovo e originale: una piccola guida in versi. Come è nata l’idea?
Reduce anche dalla memoria del passato che esistono i libri delle domande, delle risposte, degli angeli, dell’universo e così la mia creatività è stata sollecitata. Ed è nato “Il LIBRO DELLE PRO-POSTE”. Aprire sempre la pagina a caso è leggere soprattutto per divertirsi.

Nel suo libro, lei offre ai lettori numerosi spunti su cui riflettere. Qual è secondo lei il verso che più di tutti racchiude il messaggio che vuole veicolare attraverso il libro?
Ti propongo di uscire fuori dal branco, dagli schemi, dai sistemi. Scendi in campo, che bel profumo di fiori di campo.
Purtroppo, l’autenticità, che dovrebbe essere la normalità, fa scalpore, viene considerata valore aggiunto. Si ha paura di essere se stessi, di dire ciò che si sente. E’ bello invece ascoltarsi. Nel mio caso specifico, finalmente il mio sentire lo faccio sentire.
Nel Libro delle Pro-poste lei pone molto l’accento sull’ascoltare se stessi. Pensa che la gente si ascolti poco?
Ci si ascolta poco e si ascolta poco. L’ascolto è tale nel momento in cui è presente, partecipativo, in cui l’altro viene accolto e non giudicato. Siamo troppo abituati a giudicare e non ad ascoltare veramente che significa entrare in sintonia, in un vero e proprio flusso emozionale.
Per ulteriori approfondimenti potete leggere le nostre interviste a Gabriella Naddeo sul sito Cinquecolonne.it