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Transizione energetica: la Commissione UE ristruttura le reti elettriche

La Commissione UE ha avviato una consultazione pubblica energia per riformare le reti elettriche europee. In gioco c’è il futuro dell’infrastruttura energetica

La Commissione UE ha avviato una consultazione pubblica energia per riformare le reti elettriche europee. In gioco c’è il futuro dell’infrastruttura energetica del continente: modernizzare le reti, integrare più fonti rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e rendere il sistema più digitale e resiliente. Ma di cosa si tratta esattamente e perché questa iniziativa è così importante? Nel seguito esploriamo obiettivi, proposte e il ruolo di cittadini e imprese in questa transizione energetica UE.

Perché riformare le reti elettriche europee?

Le reti elettriche sono le “autostrade” dell’energia: portano elettricità dalle centrali e dagli impianti eolici o solari fino alle nostre case e aziende. Oggi queste infrastrutture affrontano nuove sfide. Da un lato, l’Europa punta a elettrificare sempre più settori (trasporti, riscaldamento, industria) nell’ottica della transizione energetica verso emissioni zero. Dall’altro, una quota crescente di elettricità proviene da fonti rinnovabili come sole e vento, che sono fonti intermittenti e distribuite sul territorio. Molte linee elettriche europee sono state costruite decenni fa e iniziano a mostrare i limiti di età e capacità. Il risultato? Colli di bottiglia nell’infrastruttura, reti di distribuzione spesso congestionate e difficoltà a far viaggiare l’energia “verde” dove serve, quando serve.

In questo contesto, la Commissione UE ha riconosciuto che senza reti moderne e interconnesse sarà difficile garantire un’energia sicura, pulita e a prezzi accessibili per tutti. Problemi come lentezza nelle autorizzazioni di nuove linee, scarsa coordinazione tra Paesi, e insufficienti collegamenti transfrontalieri rischiano di frenare la crescita delle rinnovabili e aumentare i costi dell’energia. Una rete obsoleta può comportare sprechi e perdite di elettricità, riducendo l’efficienza del sistema. Ecco perché Bruxelles ha deciso di intervenire: la riforma delle reti elettriche europee mira ad ammodernare l’intero sistema, per accelerare la decarbonizzazione e al tempo stesso migliorare l’affidabilità e l’efficienza delle forniture energetiche.

Proposte della Commissione UE: snellimento, rinnovabili e partecipazione

Come intende la Commissione tradurre questi obiettivi in pratica? Ecco alcune proposte chiave emerse nel Pacchetto Reti Elettriche Europee:

  • Procedure autorizzative più snelle: Semplificazione e accelerazione degli iter burocratici per approvare nuovi progetti di rete, impianti FER e sistemi di accumulo. Permessi più rapidi ridurranno i ritardi nella realizzazione di infrastrutture strategiche per la transizione;
  • Pianificazione integrata a livello UE: Coordinamento tra Paesi membri e regioni, in particolare per progetti transfrontalieri. L’obiettivo è sviluppare interconnessioni elettriche condividendo costi e benefici in linea con gli obiettivi climatici ed energetici comuni;
  • Digitalizzazione e innovazione delle reti: Incentivi agli investimenti in tecnologie digitali (smart grid, contatori intelligenti, automazione). La digitalizzazione migliorerà l’uso delle infrastrutture esistenti e faciliterà l’integrazione di veicoli elettrici e comunità energetiche;
  • Integrazione di rinnovabili e nuovi vettori: Il pacchetto supporta l’integrazione massiccia di energie rinnovabili e lo sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno verde e la CO₂. In futuro, le reti potrebbero includere anche condutture per questi nuovi vettori energetici;
  • Protezione e resilienza della rete: Misure per rafforzare le infrastrutture critiche contro rischi climatici e fisici, con cavi più resistenti, rotte diversificate e piani di emergenza coordinati a livello europeo.

Consultazione pubblica: energia e cittadini al centro

Un aspetto centrale della riforma proposta dalla Commissione Europea è il forte coinvolgimento dei cittadini. La fase di consultazione pubblica è aperta fino all’8 luglio 2025 e invita tutti, cittadini, imprese, autorità locali e stakeholder, a partecipare attivamente alla definizione del futuro delle reti elettriche europee.

Attraverso questionari e contributi online, ognuno può proporre idee, segnalare criticità e suggerire soluzioni concrete. È un processo partecipativo pensato per rendere la transizione energetica UE più democratica, condivisa e vicina alla vita quotidiana delle persone. Anche se temi come infrastrutture e digitalizzazione possono sembrare lontani, i loro effetti sono tangibili: bollette più basseminori blackoutmaggiore efficienza energetica e opportunità per i cittadini di diventare prosumer, producendo e condividendo energia pulita.

La riforma delle reti, quindi, non è solo un’operazione tecnica: è una trasformazione culturale e sociale. L’obiettivo è costruire un sistema elettrico all’avanguardia, più verde, più digitale e più partecipativo, capace di sostenere l’integrazione delle energie rinnovabili, ridurre gli sprechi e garantire un’energia affidabile e sostenibile per tutti. Se il Pacchetto Reti Elettriche verrà implementato con successo, ne beneficerà l’intera società europea: una rete più moderna sarà la chiave per una crescita economica verde e un futuro climaticamente neutro. Rendere le nostre reti “fit for the future” significa garantire a ogni cittadino la possibilità di essere parte attiva della transizione ecologica.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/riforma-reti-elettriche-europee/ 

Foto di Felix da Pixabay

Mario Tortoriello

Cerco di unire la passione per la scrittura e la comunicazione con l'impegno sociale ed attività nel terzo settore. In tasca la mia laurea in Scienze Politiche alla Federico II. Appassionato di fumetti, videogiochi e cinema di genere. Tifosissimo del Napoli e appassionato di calcio e sport. Cinque Colonne è per me una grande palestra per apprendere e praticare ogni giorno questo meraviglioso mestiere.

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