(Adnkronos) – Tre persone morte e una ferita. Sarebbe questo il bilancio parziale dei raid russi che nella notte si sono abbattuti su diverse città nella regione di Kiev. Lo riporta la polizia regionale, accusando Mosca di un “attacco con droni” che ha causato danni materiali a 11 edifici, otto case private e un negozio. Il sindaco di Brovari, Igor Sapozhko, ha informato su Telegram che le squadre di soccorso hanno trovato i corpi di due vittime, una coppia di coniugi, tra le macerie di uno degli edifici colpiti.
Il servizio di emergenza dello Stato ucraino ha reso noto che un’altra persona è uccisa nell’attacco di un drone a un edificio di dieci piani nella città di Fastiv, dal quale è necessario evacuare circa 150 persone. Inoltre, l’aeronautica ucraina ha informato su Telegram che la Russia ha lanciato 58 droni kamikaze “Shahed” nelle ultime ore, 25 dei quali sono intercettati. “Gli altri 27 non hanno raggiunto i loro obiettivi”, si legge.
Anche le autorità russe hanno annunciato l’abbattimento di circa 125 droni lanciati dalle forze armate ucraine contro il proprio territorio, di cui sei sopra la capitale Mosca, senza specificare se vi siano state vittime o danni. Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato sul suo account Telegram che i sistemi di difesa aerea hanno distrutto 123 droni lanciati contro varie regioni del Paese, oltre a uno sopra la penisola di Crimea.
E’ quanto si legge in un rapporto messo a punto dagli Stati maggiori riuniti della Corea del sud, citato dall’agenzia di stampa Yonhap. Secondo la stessa fonte, Pyongyang starebbe continuando la sua corsa in direzione del potenziale lancio di un satellite spia o di un missile balistico intercontinentale. Seul e Washington hanno accusato Pyongyang di aver inviato circa 11mila soldati a combattere al fianco dei militari russi nella guerra contro l’Ucraina.
“Sebbene non siano rilevati segnali imminenti di un lancio missilistico dall’insediamento di Trump – afferma ancora – i preparativi per un satellite spia o un missile intercontinentale sembrano continuare”. Nel rapporto si ricorda inoltre che la Corea del nord sembra pronta a provocazioni con missili balistici a corto raggio, missili da crociera o palloni per il trasporto di rifiuti in qualsiasi momento. “Dato che hanno condotto provocazioni a sorpresa a seconda delle loro esigenze, l’esercito non escluderà la possibilità di tali provocazioni e rafforzerà la sorveglianza”.
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