Siamo in presenza di un grande pericolo: l’umanità è in bilico
Durante la mia ultima indagine mi sono imbattuta in una cruda realtà: la miscela di paura di essere tagliati fuori che fa essere sempre connessi, sempre visibili altrimenti il mondo si dimentica, ti cancella, sommata all’incapacità di riconoscere il valore autentico di fatti e persone, di fare corrette valutazioni, è la perfetta ricetta per precipitare nella solitudine più profonda, che porta alla irreversibile separazione dagli altri.
Sul bilico del dominio dell’individualismo l’umanità è a rischio
Ho rilevato fattori che stanno mettendo a rischio l’umanità rendendola in bilico di estinzione: ego in crescita esponenziale, mancanza totale di ascolto, assenza di vera comunicazione e ricerca sfrenata di piaceri superficiali e momentanei, che però non richiedano alcun impegno. Una mercificazione costante delle emozioni e basso prezzo, scontate all’estremo, che però generano conseguenze a volte irreversibile che così “scontate” non sono.
L’umanità si annienta dove regna l’io prima del noi
Sollecitati ogni giorno a mettersi a paragone con altri considerati dal meccanismo “migliori”, si cade nella più sfrenata competizione che nutre solo una ambizione individuale, alimentando la diffidenza e minando quindi il desiderio di alleanze e aggregazioni, di cui l’essere umano ha invece necessità: l’essere umano quello che ha ancora UMANITA’, si intenda!
Fuori dalla realtà
In questo contesto così separante, divisivo, dove l’altro è, un “competitor”, le relazioni sono deboli e le persone sono viste solo come “cose” da usare e poi buttare, dopo aver raggiunto il proprio piacere momentaneo, e non sto parlando di quello a cui stai pensando tu. Sto parlando di puro piacere di affermazione personale: si cerca l’altra persona per avere conferme su se stessi senza chiedere come sta l’altro, chi l’altro sia, quale sia il suo mondo. Insomma senza il piacere di conoscersi davvero e quindi di generare connessioni autentiche. Urge una vera sostenibilità relazionale a cui essere educati.
Tutti “bancarelle che offrono qualcosa”
La relazione si limita “all’acquisto” e a volte persino al “furto” delle cose che potrebbero servire dell’altro: attenzioni, tempo, contatti, opportunità. Non si va oltre questo, dimenticando che le persone sono fatte di tante sfere e di tanti strati. Si pretende di avere relazioni umane con la stessa meccanica con cui si dialoga con una IA. Senza implicazioni e senza impegno accendendo e spegnendo l’altro/a a piacimento e se, quando l’altro/a si permette di aggiungere la sua umanità, viene bloccato/a, bandito/a, allontanato/a.
Empatia in bilico sul declino dell’umanità
Non si ha più il tempo di sentire gli altri, di entrarci in connessione. Non si ha più il tempo di vedere gli altri per ciò che sono davvero. Si è tutti abbagliati da specchi riflessi che rendono tutti storditi come pugili sempre sul ring. Così le comunità (nuclei portanti di una società solida e duratura) sono diventate sempre più fragili. E comunità vuol dire solidarietà, partecipazione, sostegno, forza… Senza questa rete, chiusi in se stessi, si diventa “bocconi appetitosi” vittime di tanti meccanismi. Cuori freddi, comportamenti reattivi sempre pronti a puntare il dito sugli altri. E chi riesce ancora ad essere gentile e moderato, rischia di soccombere e rimanere schiacciato da tutto questo.
Solo belle parole
Empatia, resilienza, comprensione, diventano solo belle parole con cui riempirsi la bocca e bacheche colorate…l’azione dove è? L’unica azione che si sta perseguendo è la disumanizzazione quotidiana.
Sull’orlo del burrone dell’indifferenza diffusa, l’umanità ha perso il suo equilibrio ed è in bilico su una caduta annunciata. Perché per restare umani, occorre l’amore, in ogni sua forma e manifestazione, il calore e il contrario dell’amore non è l’odio, è l’indifferenza!
Ma io sono una semplice matita e mi fermo qui, lascio a te che leggi proseguire nel ragionamento.
Come ritrovare l’umanità e salvarla dal bilico
Per restare umani avevo già scoperto una pergamena che mi indicava la modalità, ma questa volta lascio la parola a GRADO, un agente molto speciale (leggi la sua storia in coda a questo articolo), che mi accompagnerà per molte altre indagini, perché la cosa si fa seria e delicata ed ha bisogno di “professionisti” in grado di trovare il bandolo di questa matassa.

Ridimensionare l’ego non è rinuncia. È scelta. È volontà. Ed io sono arrivato su questo pianeta per misurare quanti viventi di questo pianeta sono IN GRADO di fare questa scelta, e quanti sono IN GRADO di usare la propria volontà per coltivare questa umanità in se stessi e negli altri.
Eh, sì perché l’umanità è come un fiore raro, va coltivata e non calpestata, seviziata, abusata o usata. Va nutrita, curata, trattata con accortezze ed attenzioni. L’umanità è delicata, sensibile. L’ego è prepotente e si può ridimensionare solo con impegno ed intenzione. Ogni gesto conta. Anzi sono proprio i piccoli gesti a contare di più! Perché l’ego si nutre di grandi imprese, gesta eclatanti, parole vuote, promesse non mantenute, vittorie effimere e falsi miti. I piccoli gesti invece lo ridimensionano.
Scegli: ego o umanità!
Io sono arrivato sulla terra per misurarti e mi accorgo se menti soprattutto a te. Perché la menzogna più grande è quella che racconti a te. Quando fai cose diverse da quelle che senti, quando non sei fedele ai tuoi talenti, quanto insomma “te la racconti” e dai una immagine di te diversa da ciò che sei davvero. Puoi farlo, ma la spaccatura che crei ogni giorno dentro e fuori di te, genera un burrone profondissimo ed è lì che l’umanità, quel fiore raro, è in bilico.
Non mi sento di aggiungere altro alle parole di Grado, avremo modo nelle prossime avventure di dispiegare quello che lui ha annunciato con tanta chiarezza.
Solo una domanda: tu sei IN GRADO di fare questa scelta? Sei IN GRADO di usare la tua volontà per prenderti cura di questo fiore prezioso?
“Nessuno di noi può riuscire da solo; o ci salviamo insieme, o non ci salviamo affatto.”
Martin Luther King Jr
Per scoprire come si fa a restare umani non ti rimane che seguirmi nella prossima indagine. Entrerai con me dentro alle tecnologie umane ed insieme costruiremo il Mondo che non c’è ancora per salvare l’umanità che ancora c’è.
Nel frattempo, mi trovi anche sui miei social, potrai scoprire tutte le attività dell’iniziativa M.A.T.A. e potrai anche interagire con me. Scopriremo insieme come Mettere Azioni Talenti e Attitudini fa riconoscere la presenza di umanità.

note: le conoscenze contenute in questo articolo fanno riferimento alla ricerca ventennale di MLBsystem® le puoi trovare anche nelle opere della mia autrice























