Un’idea regalo originale:Â pasta, olio, vino, passata di pomodoro, ceci, cous cous, legumi, pesto di peperoncino, pomodorini secchi, miele, marmellate; un mix di prodotti che vengono dalle terre confiscate alle mafie e gestite dalle cooperative sociali impegnate nel progetto Libera Terra;Â e parte anche il progetto comune tra Unicredit e l’Agenzia per i beni confiscati alla mafia
“Libera il Natale, auguriamoci un buon raccolto e scegli un regalo buono, giusto e dal sapore di legalità “. E’ lo slogan scelto dall’associazione Libera “per un regalo di antimafia e di corresponsabilità , dal sapore di qualità nella legalità “. Pasta, olio, vino, passata di pomodoro, ceci, cous cous, legumi, pesto di peperoncino, pomodorini secchi, miele, marmellate: un mix di prodotti che vengono dalle terre confiscate alle mafie e gestite dalle cooperative sociali impegnate nel progetto Libera Terra, in confezione natalizia: c’è il vino l’Hiso Telaray Rosso: un Negroamaro in purezza dedicato alla memoria di Hiso Telaray, giovane bracciante albanese ribellatosi al caporalato dei campi pugliesi e per questo ucciso nel 1999all’età di 22 anni; i paccheri di Don Peppe Diana, il prete ucciso dalla camorra, e tanto altro. Il ricavato sarà destinato alle attività dell’associazione e alle costituzione di nuove cooperative sociali sui terreni confiscati alle mafie.
Intanto, parte il progetto comune tra Unicredit e l’Agenzia per i beni confiscati alla mafia. L’iniziativa consentirà al gruppo bancario di intervenire finanziariamente per favorire il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata o per il loro reinserimento nel circuito produttivo. Le somme messe a disposizione da UniCredit verranno utilizzate per l’acquisto di arredi e strumenti o per la realizzazione di piccoli interventi di manutenzione. “Si tratta di una iniziativa – ha spiegato Roberto Bertola, responsabile Territorio Sicilia di UniCredit – che vuole dare un segnale del contributo che UniCredit intende dare all’attività di contrasto all’illegalità che vede fortemente impegnate le istituzioni. Già nei mesi scorsi la vicenda legata all’utilizzo sociale del feudo di Verbumcaudo, un tempo appartenente all’esponente mafioso Michele Greco e sul quale pendeva una ipoteca a favore del Banco di Sicilia, ha trovato soluzione grazie al contributo e alla sensibilità dimostrati da UniCredit che si è confermata, anche in quest’occasione, una banca attenta alle esigenze del territorio nel quale opera. La banca deve sempre saper coniugare al meglio le proprie esigenze di business con quelle del territorio, della legalità e dello sviluppo”. L’iniziativa è stata presentata a Palermo. Oltre a Bertola hanno partecipato il prefetto Giuseppe Caruso, direttore dell’Agenzia per i beni confiscati, e i responsabili dei nuclei di supporto istituiti presso le nove prefetture della Sicilia.