Dopo l'ultimo maxi sequestro avvenuto a Termoli, il legame tra l'Albania e il Molise si fortifica: i brokers albanesi gestiscono gli affari del narcotraffico in Italia. In fumo le 2 tonnellate di marijuana ed eroina ripescate nel porto termolese qualche giorno fa ma intanto il numero dei giovani tra i 15 ed i 19 anni - consumatori abituali di stupefacenti aumenta tantissimo, fortificando la mafia albanese che gestisce gli affari di droga nella Penisola.
‘In fumo’ nell’impianto del Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno in Molise, le 2 tonnellate di marijuana che la Guardia di Finanza di Termoli ha ripescato nelle acque della costa molisana alla fine di una maxi operazione antidroga.
La mafia albanese conquista l’Italia ed è oggi uno dei poteri più forti nel nostro Paese. Nata come una guerriglia tra bande piccole, è cresciuta per efferatezza, violenza e crudeltà nonché grazie al sodalizio stipulato con le criminalità in loco – mafia, ndrangheta, camorra, sacra corona unita – motivo per cui oggi l’Albania gestisce gli affari della droga in Italia dove ci arriva approdando sulle coste pugliesi e molisane.
Il Molise è la piazza del narcotraffico per via della sua vicinanza geografica all’Albania, un collegamento soprattutto via mare poiché – così come emerge anche nel dossier Onu – il traffico di stupefacenti preferisce il trasporto marittimo infatti dai Balcani verso l’Italia – e l’Europa – il 77% delle rotte si muove via mare.
I brokers albanesi gestiscono tutto il carico di stupefacenti che dalla Turchia si muove verso l’Albania dove, ben impacchettata ed imballata, viene inviata verso il Molise e la Puglia per essere poi smistata in Italia e soprattutto verso l’area lombarda. Gli affari di droga quali traffico e spaccio, così come evidenziato anche nel Rapporto ‘Secondo semestre 2013’ della Dia – Distretto Investigativo Antimafia – sono la fonte principale di interesse ma a ruota seguono anche reati come la prostituzione, anche minorile, e la detenzione di armi. Il successo del narcotraffico è proporzionale anche all’aumento abituale di consumatori: secondo gli ultimi dati forniti dal Sert Campobasso su un campione di giovani tra i 15 ed i 18 anni in pole position c’è l’uso quotidiano di cannabis che dal 16,53% di fruitori nel 2013 è passato ad un picco di 19,44% fumatori abituali del 2014 – una stima provvisoria considerato l’anno in corso.
Il Molise piace alla mafia albanese perché sguinzaglia i suoi scagnozzi sul nostro territorio ma al contempo permette, per la vicinanza, di mantenere un collegamento con la Madrepatria, che resta la loro base. Ed intanto l’Italia è diventata terra di conquista.
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