Gli ammortizzatori sociali, come si legge nella circolare dell’Inps, sono un capitolo importante della manovra economica del 2024. Per l’anno in corso sono previste, infatti, diverse misure in costanza di rapporto di lavoro, a sostegno del reddito e delle famiglie. Facciamo un veloce recap delle principali misure approvate.
Ammortizzatori sociali 2024: la circolare Inps su ISCRO e Congedo parentale
La prima novità prevista dalla legge di Bilancio 2024 riguarda l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) che, introdotta in via sperimentale nel triennio 2021-2023, dal 2024 diventa strutturale. L’ISCRO riguarda i liberi professioni iscritti alla Gestione separata che esercitano un lavoro autonomo nel campo di arti e professioni. Sono inclusi anche coloro che lavorano nell’ambito di studi associati e società semplici.
La misura prevede la corresponsione di un contributo pari al 25% della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni precedenti l’anno di presentazione della domanda. L’importo è compreso tra i 250 e gli 800 euro mensili erogato per sei mensilità a partire dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda. La cifra è soggetta a rivalutazione in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo.
Altra novità importante è prevista per il congedo parentale. Per il 2024 è previsto un ulteriore mese di congedo retribuito all’80% che può essere richiesto da entrambi i genitori, alternativamente, di bambini di età non superiore ai 6 anni. Il periodo di congedo, inoltre, deve terminare oltre il 31 dicembre 2023.
Cassa Integrazione Guadagni: come funziona nel 2024
La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria potrà essere richiesta, anche per il 2024, dalle aziende che hanno dovuto ridurre o sospendere la retribuzione ai dipendenti per cause non imputabili all’azienda stessa o ai dipendenti o per situazioni temporanee generate dal mercato. La CIGO può essere richiesta anche in seguito a eventi climatici eccezionali.
Possono fare domanda per la CIGO, tra le altre, le imprese industriali manifatturiere, di distribuzione di acqua, gas ed energia, le imprese operanti nel settore boschivo, le imprese agricole e zootecniche, le imprese operanti nei settori dell’edilizia e affini.
Al lavoratore spetterà un contributo pari all’80% della retribuzione relativo alle ore non lavorate per un massimo di 13 settimane continuative che possono essere prorogate fino a 52.
Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e in Deroga
Secondo quanto illustrato nella circolare dell’Inps, le aziende che hanno usufruito della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) e che non hanno portato a termine il loro piano di ristrutturazione per motivi che esulano dalla responsabilità del datore di lavoro possono accedere a un nuovo periodo di erogazione.
La CIGS, infatti, può essere richiesta dalle aziende che stanno affrontando eventi strutturali quali riorganizzazioni e ristrutturazioni. I settori interessati sono quelli industriali, i servizi mensa e pulizie, vigilanza, (con più di 15 dipendenti), logistica, turismo, movimenti politici (con più di 50 dipendenti).
Confermata, anche per il 2024, la Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD), la misura alla quale possono accedere le cooperative sociali e i piccoli imprenditori. La CIGD può essere richiesta nei casi di ristrutturazione e riorganizzazione, crisi aziendali come anche per situazioni aziendali di difficoltà dovute a cause non dipendenti dalla volontà dell’imprenditore o da situazioni di mercato.
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