(Adnkronos) – Evasione dell’imprenditore russo Artem Uss da Milano. I carabinieri del comando provinciale di Milano, in provincia di Brescia e in territorio estero, Slovenia e Croazia, coordinati dalla Procura di Milano, hanno dato esecuzione, in collaborazione con Eurojust e le autorità statunitensi, a un’ordinanza custodia cautelare in carcere emessa dal gip Milano nei confronti di 6 soggetti, un italiano di origine bosniaca e cinque stranieri localizzati all’estero, gravemente indiziati dei reati di evasione e procurata evasione in concorso, con l’aggravante del reato transnazionale in relazione all’evasione dagli arresti domiciliari del cittadino russo Artem Uss.
Per organizzare la fuga di Artem Uss sarebbero stati messi in atto “almeno cinque sopralluoghi”, per verificare quale fosse la via di fuga più sicura. È quanto si legge nell’ordinanza del gip di Milano Anna Magelli che ha disposto il carcere nei confronti dello stesso oligarca russo e dei suoi presunti complici che lo scorso marzo lo aiutarono a evadere dai domiciliari a Basiglio, nonostante avesse un braccialetto elettronico. In particolare i sopralluoghi sono avvenuti il 16, 17 e 20 febbraio scorso e il 6 e il 12 marzo 2023, l’ultimo dieci giorni prima della fuga.
Artem Uss
L’evasione e la fuga di Artem Uss “si è articolata in quattro fasi: dai preliminari sopralluoghi al prelevamento del sottoposto alla misura detentiva domiciliare dall’appartamento di Cascina Vione a Basiglio; quest’ultimo è stato poi accompagnato alla frontiera di Gorizia, da dove è passato in Slovenia per raggiungere infine la Russia”, il 4 aprile ha rilasciato una breve dichiarazione a un’agenzia di stampa russa “affermando di trovarsi in patria”.
Il dipartimento di Stato ha annunciato una taglia da 7 milioni di dollari su Artem Aleksandrovich Uss, imprenditore russo e figlio del governatore di Krasmojarsk che lo scorso marzo è evaso da Basiglio, nei pressi di Milano, dove era agli arresti domiciliari in attesa dell’estradizione negli Stati Uniti. In un comunicato, si specifica che la somma viene offerta “per informazioni che possano portare all’arresto e alla condanna per aver partecipato ad attività criminali organizzate transnazionali”.
6 arresti
L’incriminazione di Uss era stata annunciata nell’ottobre del 2022 da un grand jury di New York. Nel comunicato si ricorda che Uss è accusato di aver “orchestrato una frode transnazionale, operazioni di contrabbando e riciclaggio di denaro attraverso la Nord-Deutsche Industrieanlagenbau GmbH (Nda GmbH), una società di commercio di equipaggiamento industriale con sede ad Amburgo”.
Come titolare di questa società, l’imprenditore russo, che è stato incriminato insieme ad altre sei persone, è accusato di “esportato in modo illegale milioni di dollari di materiale militare e tecnologia segreta a duplice uso dagli Stati Uniti alla Russia”, in violazione delle sanzioni, e di “aver usato il sistema finanziario Usa per facilitare il contrabbando di milioni di barili di petrolio dal Venezuela”.
L’evasione dell’imprenditore russo
Poche settimane dopo la sua evasione, il 4 aprile, Artem – che era riuscito con l’aiuto di un commando ad evadere rompendo il braccialetto elettronico il giorno dopo che la Corte d’appello di Milano aveva concesso l’estradizione negli Usa – ha annunciato di essere rimpatriato: “Sono in Russia! In questi pochi giorni particolarmente drammatici, persone forti e affidabili mi sono state accanto.
Le ringrazio” aveva affermato secondo quanto riportato da Ria Novosti accusando la magistratura italiana di “parzialità politica” e di essersi piegata “alle pressioni delle autorità statunitensi”. Il figlio dell’ex governatore, considerato molto vicino a Vladimir Putin, è stato arrestato su mandato degli Usa lo scorso 17 ottobre all’aeroporto di Milano, da dove sarebbe partito per la Turchia. All’inizio di dicembre era stato trasferito dal carcere agli arresti domiciliari.
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