Categorie: Fatti

AVELLINO: DE LUCA, PROGRAMMA DA APPLAUSI

Al centro sociale “Samantha della Porta” per la sua seconda uscita dopo l’incontro con gli operai della Fma a Pratola Serre, il candidato a governatore della Campania Vincenzo De Luca illustra i temi fondamentali del suo programma

Vincenzo De Luca è riuscito nel suo intento: far rialzare il Pd dalle tante critiche, abbandoni e scissioni delle ultime settimane, uscendo pienamente apprezzato dal centro sociale “Samantha della Porta” nel convegno tenutosi ieri pomeriggio. Lo striscione che campeggiava ed inneggiava al candidato governatore del centrosinistra preparato dal Comitato dei Mille (mille cittadini irpini che sostengono la candidatura) recava in calce lo slogan “L’Irpinia saluta De Luca presidente” ed era collocato proprio nel bel mezzo dell’auditorium. La sala strapiena traboccava di rappresentanti politici, istituzionali e di tanti cittadini decisi a regalare quanto più calore possibile alla serata d’apertura ufficiale della campagna elettorale del sindaco di Salerno. Tra gli altri il segretario regionale Caterina Lengua, il senatore irpino Enzo De Luca, i candidati Pd Rosa D’Amelio, Donato Pennetta e Vanda Grassi che a proposito del discorso di De Luca ha parlato di «parole che hanno in sé il seme della buona politica». Gli onori di casa li ha fatti l’uomo simbolo del Pd avellinese nonchè sindaco della città, Pino Galasso:«De Luca è la persona giusta per realizzare quello che fino a poche settimane fa appariva solo un miracolo. Stiamo recuperando lo svantaggio e sono certo che ce la faremo. Lo dimostra l’angoscia che cresce tra i nostri avversari, perché lui fa paura, per la sua decisione e per la sua fermezza». La parola è passata poi a De Luca che fin da subito, adoperando toni molto accesi, ha parlato di una battaglia difficile ma non impossibile per quanto riguarda la vittoria alle elezioni, anche perché qualcosa è cambiato in positivo e così:«se tre mesi fa ci davano per morti, ora possiamo dire di aver ritrovato i nostri militanti ed il rispetto della gente». Nelle sue pungenti parole ha dato il benservito agli esponenti del centrodestra che, secondo “il candidato della gente comune”, appena hanno visto in rimonta il centrosinistra hanno cominciato a fare un gioco “da farabutti” usando come arma la diffamazione. Così il candidato governatore non si è risparmiato critiche a un «tale Bocchino, uomo di cabaret che ben si sposa con quel bailamme fatto di escort, sciacalli e voti della mafia che vorrebbero propinarci». E poi sotto a chi tocca: prima i coniugi Mastella e poi Ciriaco De Mita con un invito rivolto alle “persone serie” dell’Udc e agli elettori della destra europea:«Non lasciate questa regione nelle mani di questa alternativa». Ma senza dubbio la parte più interessante del convegno è stata quella che ha riguardato l’illustrazione del programma politico e l’esplicazione dei suoi punti. Parola d’ordine: voltare completamente pagina. Innanzitutto ciò che cambia è l’idea di Regione che deve essere caratterizzata da un piano amministrativo adeguato, dallo snellimento della burocrazia, dalla concretezza progettuale e dalla fissazione delle priorità. Fondamentale è la “stabilizzazione” soprattutto per il lavoro precario: lo sceriffo di Salerno ha promosso il sostegno di Palazzo Santa Lucia all’inserimento lavorativo e ha redarguito il governo per «la razzia di risorse ai danni del meridione». A proposito di lavoro ed occupazione, da Prata Principato Ultra, il candidato al Consiglio Regionale tra le fila del Pd, Franco Vittoria, in tour con il suo network democratico, illustra e ribadisce la necessità di “contratti di ingresso al lavoro sul modello danese e nascita dei distretti rurali come motori di sviluppo delle aree interne, sul modello toscano”. De Luca poi ha continuato a parlare dei suoi progetti in materia di sanità, immigrazione, rifiuti, privatizzazione, delinquenza ed energia, sempre usando un linguaggio pungente ed estremamente diretto. Per la sanità verrà chiesto, come prima cosa, un incremento di risorse dal Fondo Sanitario Nazionale perché «è inammissibile che la Campania sia all’ultimo posto nazionale per il trasferimento di contributi in materia di sanità». D’accordo per l’integrazione degli immigrati ma comunque tutti uguali per la legge: dunque chi sbaglia va fuori. Discorso importante anche per il tema delinquenza attraverso cui cita anche il caso Cosentino:«non ho mai strumentalizzato il caso Cosentino in questa battaglia elettorale, però dobbiamo dire ai cittadini che c’è una zona d’ombra dove la politica rischia di intrecciarsi con la camorra e noi dobbiamo assolutamente scongiurare questo pericolo». Ampio spazio anche per l’emergenza rifiuti e qui vorrei (scusate la parentesi personale) proprio vedere proprio che ci propinano e De Luca e Caldoro: nella nostra regione si muore più che nel resto di tutto il mondo conosciuto di tumori, devastanti per intere famiglie, mali subdoli che si fanno vivi all’improvviso e lentamente ti uccidono. La nostra regione è marcia, è inquinata nelle acque, nell’aria, nel cibo che mangiamo. «Tra incidenza tumorale, falde acquifere inquinate e allarme diossina, come si fa a dire che l’emergenza rifiuti è finita?» si chiede il sindaco di Salerno e aggiunge:«In Campania il centrosinistra ha sbagliato, sia come governo che come giunta regionale, e questo è un fatto». Infine un secco no è per la privatizzazione sia della gestione dei rifiuti che delle acque: l’Irpinia rifornisce per le sue ingenti risorse idriche gran parte della Campania, e, per De Luca, merita degli incentivi corposi. Argomento finale, l’energia, per cui si è dato un secco veto al nucleare.
Il programma c’è, il candidato a governatore è in piena battaglia. Parola ai cittadini.

Fioravante Conte

Gianni Tortoriello

Quattro decenni e più di vita dedicati al giornalismo, ma anche alla comunicazione tout-court, passando dalla carta stampata, alla televisione, al web. Una Laurea in Scienze Politiche alla Federico II, qualche anno d'insegnamento e qualche altro da formatore. Unica fede, il Napoli. Poche certezze, tanta passione e una consapevolezza: ciò che paga è solo l'impegno costante nel realizzare i propri progetti e, perché no, i sogni. Il villaggio globale di cristallo dell'informazione e della comunicazione è, purtroppo, divenuto il luogo dove conta solo 'spararla quanto più grossa possibile!' Il sensazionalismo e l'opinionismo hanno soppiantato la notizia. Io vorrei solo continuare a fare quello che mi hanno insegnato: raccontare i fatti.

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