Una recente ricerca condotta in collaborazione con Hasbro ha rivelato che i bambini sanno godersi il Natale e l'attesa che la precede
Bambini e Natale: sanno i più piccoli godersi il tempo dell’attesa? La risposta è in una ricerca condotta dal Professore di Pedagogia Generale dell’Università di Milano Bicocca Raffaele Mantegazza in collaborazione con Hasbro, che ha coinvolto più di mille nuclei familiari. La ricerca ha dimostrato che i bambini sanno vivere ancora con intensità, stupore e meraviglia il tempo dell’attesa, al contrario dei più grandi che non si godono a pieno quelle emozioni tipiche dei giorni che mancano alla notte del 25 dicembre.
Saper godere e apprezzare i momenti di attesa, quella dimensione sospesa e senza tempo che precede un’attività desiderata, è un elemento chiave per la formazione di un bambino: riconoscere le emozioni generate dall’attesa, di tensione ma anche di speranza e desiderio, aiuta nella costruzione dell’autostima e a saper comprendere ciò che si vuole davvero. Secondo l’indagine condotta dal Professore di Pedagogia Generale dell’Università di Milano Bicocca Raffaele Mantegazza in collaborazione con Hasbro, a giudicare dalle risposte i bambini sembrano ancora perfettamente in grado di attendere e amano l’elemento sorpresa, ancora molto presente nel rapporto tra adulti e bambini.
E quale momento per mettere alla prova la capacità di attendere se non il Natale? Il countdown è già partito, anzi ci troviamo già nel tempo dell’attesa. Ma come vivono le famiglie italiane questo momento? È davvero pieno di gioia e trepidazione? Presi dal solito tran-tran, sono ancora in grado di attendere con pazienza, di immaginare le emozioni che li aspettano e di gustarsi ogni ora beneficiando di quegli attimi di felicità?
Per rispondere a tutte queste domande, l’indagine ha coinvolto 1.117 nuclei familiari, con l’obiettivo di scoprire quanto i giorni che ci separano dalla vigilia siano ancora vissuti con sana impazienza, aprendo ogni giorno la casellina del calendario dell’avvento con il gusto di contare i minuti e goderseli appieno. Dati alla mano, i risultati sembrano rassicuranti: 7 bambini su 10 confermano di vivere ancora con intensità e desiderio il tempo dell’attesa e chiedono agli adulti di imparare a gestire queste emozioni. In particolare, il 73% dei bimbi coinvolti prova forti emozioni nel contesto dell’attesa, pregustandosi, ognuno a modo suo, il momento in cui sarà finita.
Se, invece, è l’intero nucleo familiare ad attendere il fatidico momento dell’apertura dei regali, nel 56% dei casi l’attesa viene vissuta positivamente e in modo collettivo, condividendo quegli attimi di sano divertimento tutti insieme. Infine quando l’attesa riguarda solo gli adulti, la situazione si complica e l’esempio dato ai più piccoli non è dei migliori: ricevuto un regalo, infatti, il 70% lo apre immediatamente, senza indugiare nemmeno un minuto. Soltanto l’11% preferisce aspettare, anche solo per il piacere di domandarsi genuinamente il contenuto del dono.
Nel gioco delle parti dei regali, tra sorprese e liste, gli adulti rispondono molto bene ai tanti desideri espressi riuscendo a piazzare sotto l’albero giocattoli spesso inaspettati (54%), anche se il 61% dei bambini ha comunque le idee chiare e sa già che giochi chiedere (e ricevere) per il 25 dicembre.
“Che cosa ci dice tutto ciò a proposito dei regali da fare ai bambini e ai ragazzi?” – chiede in conclusione il Professor Mantegazza, che risponde: “anzitutto che un regalo è sempre ritualizzato, ovvero deve sempre essere inserito in un contesto emotivo e affettivo rispetto al quale il tempo ha la sua importanza. Banalizzare il regalo senza circondarlo da una situazione spazio temporale che lo valorizzi rischia di fargli perdere parte della sua magia. Quindi il regalo può e forse deve essere scelto a partire dai desideri del bambino, ma questi desideri possono essere intuiti in modo diretto o indiretto e comunque la tipologia del regalo può sempre causare una sorpresa: il colore, il modello, le caratteristiche esteriori possono andare al di là di quello che il bambino desidera, insegnandogli anche la potenza dell’immaginazione”.
Il momento dell’attesa è quindi un passaggio fondamentale per l’educazione dei bambini, tanto che viene richiesto anche agli adulti di saper rispettare e vivere questo momento insieme ai più piccoli. Per accompagnare le famiglie durante i giorni che mancano al Natale, Hasbro ha voluto regalare ai genitori un calendario dell’avvento virtuale disponibile su Hasbrocommunity.it, il primo programma fedeltà dedicato agli appassionati di giochi Hasbro, che dal 2020 tra instant win e gamification porta a casa di ciascuno il divertimento. Il calendario dell’avvento 2022 di Hasbro è davvero uno strumento speciale, pensato appositamente per i genitori e i propri bambini.
Un modo originale per imparare tutti insieme il reale valore dell’attesa, da vivere quotidianamente e collettivamente. Infatti, ogni casella del calendario porta con sé un’attività da svolgere insieme, nell’attesa del fatidico 25 dicembre, alimentando ogni giorno il gusto dell’attesa e le emozioni che ci attendono sotto l’albero. Un countdown riempie tutti di gioia e di attesa.
Fonte: Hasbro
In copertina Foto di Jill Wellington da Pixabay
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