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BOTTI: TENETELI LONTANI DAI BAMBINI

Appelli e sequestri Tenete i botti di Capodanno lontani dai bambini. E' l'appello di Giovanni Aliquò,responsabile dello speciale nucleo della.

Appelli e sequestri

Tenete i botti di Capodanno lontani dai bambini. E’ l’appello di Giovanni Aliquò,responsabile dello speciale nucleo della Polizia che si occupa di armi ed esplosivi e che solo quest’anno ha sequestrato 190 mila tonnellate di prodotti esplodenti. “Bisogna fare in modo – spiega Aliquo’ all’Agi – che i botti di fine anno non vadano a finire nelle mani dei bambini. Qualunque tipo di gioco pirotecnico, paradossalmente anche quelle che sembrano le innocue stelline, possono provocare danni gravissimi ai bambini”. Inoltre, la polizia ricorda che i botti vanno acquistati negli esercizi commerciali che hanno la licenza di pubblica sicurezza per venderli. Diffidare, dunque, delle vendite improvvisate perchè si tratta di giochi pirotecnici che non hanno standard di sicurezza accettabili. Se proprio non si può fare a meno di festeggiare rumorosamente il Capodanno, Aliquò consiglia di non raccogliere assolutamente un botto che non e’ esploso. Meglio neutralizzarlo versandoci sopra un secchio d’acqua perchè se non e’ esploso vuol dire che qualcosa non va e se lo si riaccende puo’ scoppiare immediatamente in quanto la miccia si è esaurita con la prima accensione.
Ed ecco i sequestri in tutta Italia. La Guardia di Finanza di Eboli, durante un normale posto di controllo sulla statale 18, ha fermato un autoveicolo commerciale proveniente da Battipaglia, condotto da B.M. originario di Eboli. All’atto dell’intervento, le Fiamme Gialle hanno ispezionato il veicolo e, occultati tra alcuni cartoni contenenti bottiglie di vino, hanno rinvenuto botti di Capodanno illecitamente detenuti che erano stati acquistati nel primo pomeriggio presso un’azienda specializzata nella zona industriale di Angri. La successiva perquisizione presso il domicilio di S.Cecilia a Eboli della persona fermata ha consentito di rinvenire un ingente quantitativo di fuochi pirotecnici di quarta e quinta categoria all’interno del garage, pari a circa tre quintali e mezzo. Un’ulteriore perquisizione presso un immobile nella disponibilità di un parente del fermato ha, infine, consentito di rinvenire in un sottoscala un altro quintale di materiale pirotecnico detenuto senza alcuna autorizzazione di legge.Non basta, più di due quintali e mezzo di fuochi pirotecnici sequestrati e due arresti sono il frutto di un servizio di prevenzione predisposto alla vigilia di Natale dai carabinieri del Comando provinciale di Verona. In carcere sono finiti padre e figlio, P.G., 52 anni, e P.G., di 23, che a Lazise (Verona) detenevano illegalmente nel proprio garage un vero e proprio arsenale di materiale esplodente, fuochi pirotecnici tra i piu’ pericolosi pronti per essere venduti illegalmente.Ancora, oltre 300 kg di fuochi d’artificio illegali, già pronti per essere sparati, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Catania. I finanzieri del primo Nucleo operativo del Gruppo di Catania ha individuato i ‘botti’ di fine anni illegali tra alcune bancarelle del mercato di piazza Carlo alberto e all’interno di un garage in viale Mario Rapisardi, nel centro di Catania. Alcuni petardi sequestrati erano dei veri e propri ordigni costruiti artigianalmente, con oltre mezzo kg di polvere pirica. I botti sequestrati erano tutti ‘made in China’.

Gianni Tortoriello

Quattro decenni e più di vita dedicati al giornalismo, ma anche alla comunicazione tout-court, passando dalla carta stampata, alla televisione, al web. Una Laurea in Scienze Politiche alla Federico II, qualche anno d'insegnamento e qualche altro da formatore. Unica fede, il Napoli. Poche certezze, tanta passione e una consapevolezza: ciò che paga è solo l'impegno costante nel realizzare i propri progetti e, perché no, i sogni. Il villaggio globale di cristallo dell'informazione e della comunicazione è, purtroppo, divenuto il luogo dove conta solo 'spararla quanto più grossa possibile!' Il sensazionalismo e l'opinionismo hanno soppiantato la notizia. Io vorrei solo continuare a fare quello che mi hanno insegnato: raccontare i fatti.

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