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Campania: al via lo sportello ALA

Entra nel vivo il Piano di Rafforzamento triennale dei Servizi Pubblici per il lavoro della Regione Campania, varato in Giunta.

Il piano, del valore di 16.162.000 euro, ha l’obiettivo di promuovere l’occupazione attraverso il miglioramento del mercato del lavoro locale, il rafforzamento del sistema territoriale dei servizi pubblici per il lavoro, l’implementazione dei servizi informatici e le infrastrutture ict, il rafforzamento delle competenze degli operatori dei Centri per l’impiego ed il potenziamento del raccordo con gli altri operatori.

Il Piano Triennale dei Servizi parte con la riorganizzazione generale dei centri per l’impiego che si sta portando avanti speditamente e che vedrà i 600 dipendenti, divisi su 46 centri in tutta la Regione, passare dall’attuale condizione di dipendenti provinciali, negli organici della Giunta Regionale. Il passaggio, deciso nella legge di Bilancio dello Stato 2018, mette ordine all’interno della materia dei servizi per il lavoro, riunendo finalmente risorse umane e funzioni sotto l’unica governance dell’assessorato Regionale al lavoro.

Abbiamo dunque programmato –  dichiara l’assessore Palmeri – una strategia di reale rilancio, che inizia proprio dall’istituzione dello sportello ALA (Autoimprenditorialità e Lavoro Autonomo) all’interno dei centri per l’impiego, presentata domani nel corso dell’incontro tematico: ‘Cultura d’impresa e Servizi pubblici per il lavoro ‘, presso la sede dell’Assessorato al Lavoro, sita al Centro Direzionale di Napoli, isola A6.

Lo sportello, Unico in Italia, avrà il compito di informare gli utenti su strumenti e benefici relativi alle misure di autoimpiego e auto-imprenditorialita’.”

Ci avviamo così – continua l’assessore al lavoro Sonia Palmeri –  verso una radicale trasformazione dei centri per l’impiego.

Li aspetta un adeguato aggiornamento professionale, per rispondere alle richieste di un’utenza sempre più eterogenea, ed a misure che vanno dall’alternanza scuola-lavoro, a Garanzia Giovani, a Ricollocami, alla Rete Eures, all’autoimprenditorialità, alla partecipazione al REI (Reddito di Inclusione) alle fasce deboli.

Inoltre la sfida dell’auto imprenditorialità renderà i cpi sempre più protagonisti, ma cambiando totalmente veste, rispondendo con una logica e strumenti innovativi – conclude poi – alle esigenze dei cittadini, in totale rottura con il passato.”

Redazione CinqueColonne

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