Accantonata la prospettiva di una chiusura totale nei weekend, l'Italia si prepara a nuove restrizioni che riguarderanno anche le imminenti festività pasquali
La misura della chiusura totale nei weekend in tutta Italia va in soffitta e il governo Draghi prepara una nuova stretta per fronteggiare quella che possiamo definire la terza ondata di pandemia. Nuovi criteri per l’ingresso nelle fasce di rischio, nuove strette per le festività pasquali, le riaperture sperate sempre più lontane. Procediamo con ordine e vediamo cosa ci attende dal 15 marzo, quando il nuovo Decreto andrà in vigore, al 6 aprile, giorno della scadenza.
Da lunedì 15 marzo l’Italia perde completamente il colore giallo per tingersi di rosso e arancione. Tutte le regioni attualmente gialle, infatti, diventeranno arancioni e le arancioni diventeranno rosse. Nello specifico, l’elenco delle regioni rosse, che prima contava Molise, Campania e Alto Adige, si arricchisce con Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto, la provincia autonoma di Trento. Le rimanenti regioni diventano arancioni mentre la Sardegna è l’unica a mantenere il colore bianco.
Anche la Pasqua 2021, al pari di quella 2020, sarà blindata. Come già disposto nelle festività natalizie, nell’intero weekend pasquale, compreso il lunedì di Pasquetta, tutta l’Italia sarà in zona rossa. Sarà consentito fare visita a parenti e amici nella misura di 2 persone più minori di 14 anni o disabili. Sarà possibile entrare in una sola casa una sola volta al giorno dalle 5 alle 22. Confermato, infatti, il coprifuoco con gli orari che già conosciamo. Ancora vietati gli spostamenti tra regioni mentre per quelli all’interno delle regioni e dei comuni restano quelli già in vigore. L’unica regione esentata dal rispetto di queste regole sarà la Sardegna.
Il nuovo Decreto stabilisce, tra l’altro, il passaggio automatico in zona rossa per le regioni che presentano un livello dei contagi di 250 casi ogni 100mila abitanti. Sul tavolo della discussione c’è anche la possibilità di modificare i parametri che stabiliscono l’ingresso nelle fasce di rischio dando la priorità all’indice Rt, al numero dei ricoverati nelle terapie intensive e al numero delle persone vaccinate. Con la scomparsa al momento della fascia gialla si allontana la possibilità delle riaperture come palestre, piscine, cinema e teatri che nelle scorse settimane erano state approvate dal CTS.
In copertina foto di Jan Vašek da Pixabay
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