Il ciambellone glassato è una delle specialità delle festività pasquali che non si ritrovano sulla tavola del pranzo ma viene consumato a colazione
Se dici Pasqua dici pietanze e dolci tradizionali. Le festività sono, infatti, non solo un appuntamento importante con la fede ma anche con la famiglia o con gli amici insieme ai quali gustare i piatti tradizionali. Tortano, salumi, uova sode, pastiera non possono mancare sulla tavola della festa. Tra le specialità, però, ce n’è una che trova posto sulla tavola non a pranzo bensì a colazione: il ciambellone glassato.
Alto, soffice, ricoperto di glassa e confettini colorati, il ciambellone è uno dei ricordi d’infanzia più dolci che si possano avere. Viene preparato nei giorni immediatamente precedenti le festività e il profumo che si spande in casa annuncia l’imminente festa. La tentazione di mangiarlo appena sfornato è forte ma le sagge mamme sono pronte a nasconderlo perché, si sa, bisogna aspettare. Bisogna aspettare la mattina di Pasqua, quando finalmente sarà messo in tavola per la prima colazione. Una gioia per tutta la famiglia che inizierà la giornata nel modo più dolce possibile.
La ricetta del ciambellone, come tante ricette tradizionali, è tramandata di generazione in generazione. Ogni famiglia ha la sua che gelosamente conserva e ripropone. La base è costituita da ingredienti semplici come farina, uova, latte, zucchero e lievito. L’impasto liscio e semiliquido viene messo in forno per una ventina di minuti circa e quando è quasi pronto si procede con l’operazione finale: la preparazione della glassa. Anche qui possiamo individuare due scuole di pensiero.
La prima prevede la preparazione di una miscela di albume d’uovo e zucchero montata a neve ferma. Una volta pronta si spalma sul dolce che va prontamente rimesso in forma per il fissaggio della glassa. Appena sfornato, quando è ancora caldo, si spolvera con i confettini colorati.
La seconda prevede, invece, una sorta di ghiaccia reale realizzata solo con acqua e zucchero che vengono sistemati in un pentolino e messi sui fornelli con fiamma bassa. Si mescola il tutto fino a quando il composto non diventa liscio e lucido. Il composto va spalmato sul dolce che in questo caso non va infornato nuovamente ma semplicemente lasciato raffreddare. Non dimenticate i confettini colorati da mettere prima che la glassa si asciughi.
Il ciambellone diventa, così, il re della colazione pasquale. Per accompagnarlo abbiamo diverse possibilità. Possiamo intingerlo nel latte se siamo soliti consumarlo oppure nel te se vogliamo optare per una soluzione più leggera. Gli sportivi apprezzeranno anche una spremuta di arancia mentre gli irriducibili lo accompagneranno all’immancabile caffè. A voi la scelta.
In copertina foto di Annie Spratt su Unsplash
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