Ci abbiamo pensato 24 ore prima di decidere se scrivere sulla vicenda dell’uccisione del tifoso napoletano e perchè da un lato vorremmo vedere chiusa ad ogni costo e subito la faccenda e dall’altro vorremmo, però, che si arrivasse alla verità.
Questa puntata della vicenda nasce dall’acquisizione di un nuovo video, da parte delle autorità inquirenti, che ritrae in maniera più o meno integrale quello che è successo. Il video, anche se dura pochi minuti, è angosciante per quello che mostra e per noi che sappiamo quell’azione scellerata cosa ha prodotto davvero: un ragazzo ucciso per seguire una partita di calcio della sua squadra.
In realtà, secondo noi, il video non mette e non toglie grnchè alla vicenda. Certo, come ha sottolineato qualcuno maliziosamente, i compagni di Ciro che s’intrvedono sembra più bardati per una guerriglia che per una partita di calcio ma, con altrettanto malizia ci pare di poter aggiioungere che – come sottolineammo allora – gli ultras sia del Napoli che delle altre squadre non vengono reclutati né a Oxforf né a Yale ma in un sostrato sociale ben preciso che tutti conosciamo e, quindi, oggi c’è poco da sgranare gli occhi.
Da qui a far sembrare che, detto ciò, quello che è capitato a Ciro sia naturale visto l’ambiente in cui è maturato ci sembra un’enormità da benpensanti radical-chic davvero insopportabili.
I tifosi napoletani sanno, e quelli organizzati più degli altri, che fare una trasferta a seguire la propria squadra in quasi tutti gli stadi d’Italia è divenuta una cosa rischissima e soprattutto da “autoregolamentare” in quanto non ci sarà forza alcuna a ‘proteggere’ i malcapitati.
L’intuizione pazzoide della FIGC di depenalizzare i cori razzisti che si levano in tutti gli stadi contro i napoletani è l’esatto sentore di quanto l’incolumità delle persone che seguono le squadre, e il napoli in specie, interessi praticamente a nessuno.
Questo non vuol dire giustificare nessuna vuiolenza ma semplicemente mettere i puntini sulle i dell’humus in cui si svilupperanno le trasferte dei tifosi quest’anno. Forse, c’è da sperare solo che, fintanto che le cose stanno così, in tantissimi decidano di non seguire la squadra in trasferta (e così darla vinta a tutti i razzisti italiani che si elevano nel loro becerume contro napoletani, stranieri di colore, diversi di qualunque tipologia).
Di sicuro la parte più significativa del video è quella in cui una volante si avvicina ai soccorritori di Ciro e poi si dilegua. Questore, Prefetto, Ministro degli Interni: allora è il caso o no di provvedere a dimettersi o quanti altri morti dovremo raccontare ancora?