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Come sarà la scuola a Settembre?

Come sarà la scuola a Settembre? Onde Alte ha riassunto in un report iniziative da tutto il mondo per una scuola più sicura, anche per l’anno prossimo.

Come sarà la scuola a Settembre? E se il lockdown dovesse tornare? Niente paura, Onde Alte ha riassunto in un report iniziative da tutto il mondo per una scuola più sicura, anche per l’anno prossimo

Ad oggi non si sa ancora come andranno le cose per il prossimo anno scolastico, quello che è certo, però, è che questi ultimi mesi ci hanno insegnato molto, in particolar modo quanto sia importante dare una mano a chi ne ha bisogno, perché gli studenti di oggi sono anche gli adulti di domani

Il mondo sta cambiando e negli ultimi mesi ci si è resi conto di quanto sia importante essere in grado di fronteggiare le emergenze, trasformando le crisi in opportunità. E tra i settori che più hanno risentito dell’emergenza sanitaria vi è senza dubbio la scuola, al centro di numerose iniziative di solidarietà, volontariato, nonché di progetti innovativi di studenti e professionisti di tutto il mondo che hanno offerto il proprio contributo alla ripartenza in totale sicurezza. E anche se ormai la scuola è terminata, queste belle pratiche e iniziative possono insegnarci qualcosa, e perché no proseguire anche per tutto l’anno prossimo.

Proprio per evidenziare l’importanza della scuola – tema centrale per ogni società civile che si rispetti – e per omaggiare tutte le idee che hanno reso possibile questa ripartenza, Onde Alte (https://www.ondealte.com/), società benefit di innovazione sociale con l’obiettivo di alzare il livello di consapevolezza e di azione verso le tematiche sociali della cittadinanza attiva, del valore condiviso e del bene comune – ha voluto riassumere in un unico documento alcuni tra i migliori progetti che le scuole di tutto il mondo hanno messo in campo nei mesi scorsi, con la speranza possano essere d’ispirazione anche per il futuro.

La tecnologia a supporto della scuola, gratuitamente

La società belga Materialise, ad esempio, ha progettato un elemento stampabile in 3D da applicare alla maniglia permettendo così l’apertura della porta senza l’utilizzo delle mani. È possibile scaricare i file per la stampa in modo totalmente gratuito.

Un’altra iniziativa nata proprio in questo periodo per far fronte alle necessità degli studenti e delle loro famiglie che versano in particolare difficoltà è quella della “SIM sospesa”, lanciata dall’Istituto Comprensivo di Via Giacosa di Milano. L’istituto ha aperto una raccolta fondi e preso accordi con negozi della zona per aiutare chi non ha una connessione sufficiente per seguire la Didattica a Distanza.

Infine, più di 40 dipendenti in cassa integrazione di Finnair – famosa compagnia aerea finlandese – hanno offerto un supporto online per i compiti a casa per aiutare gli studenti nella cosiddetta Flying Lesson Help Chat. I volontari provenivano da una varietà di contesti educativi diversi e l’aiuto per i compiti a casa poteva essere ottenuto sia dal capitano che dal personale di cabina.

L’importanza del distanziamento sociale

La Danimarca, il primo paese europeo a riaprire le materne, asili e scuole elementari ha ovviato al problema del distanziamento sociale utilizzando spazi più ampi momentaneamente chiusi al pubblico, come parchi divertimento, zoo e musei. Anche lo studio di architettura Curl la Tourelle Head ha proposto un progetto per poter aumentare gli spazi delle scuole che consiste nell’utilizzo di tende di differenti dimensioni e forme da posizionare nelle parti esterne dell’edificio scolastico. Questo permetterebbe di poter aumentare la capacità delle aule in totale sicurezza.

Ancora, in una scuola elementare di Yangzheng, uno studente ha progettato un cappello per far rispettare la distanza di sicurezza di un metro. Una soluzione che ha origini storiche importanti riconducibili al periodo della dinastia Song e che, oltre ad essere funzionale, permette ai bambini di interagire e di divertirsi in tutta sicurezza.

Infine, lo studio austriaco Precht ha progettato un parco labirintico diviso da alte siepi che permetterebbe alle persone di stare all’aperto mantenendo il corretto distanziamento sociale durante la pandemia del coronavirus. Il parco avrebbe numerosi percorsi divisi da siepi larghe 90 centimetri per mantenere una distanza fisica di sicurezza tra i visitatori. Disponendo i percorsi in un vortice a forma di impronta digitale si creano molti percorsi che possono essere utilizzati contemporaneamente, anche per le lezioni scolastiche.

La necessità aguzza l’ingegno

Per divertirsi, un gruppo di studenti della Seabrook Intermediate School, in Texas, bloccati a casa a causa della pandemia, organizza il sabato dei PowerPoint Party. Ognuno di loro prepara una presentazione su un argomento a sua scelta (dall’astronomia agli omicidi irrisolti, alle principesse Disney) e la condivide con gli altri attraverso il software di videochat Zoom.

Create You ha invece rilasciato un kit artistico per intrattenere le menti creative di bambini e adulti includendo pennelli, matite colorate, blocchi per schizzi, pastelli e altro ancora. Questi kit possono essere ritirati in negozio o consegnati direttamente a casa.

Infine esiste Soffio, una maschera gonfiabile per socializzare dopo la pandemia, anche tra le mura degli istituti scolastici. La maschera è pensata per tutte le persone che vogliono tornare a vivere una normale convivialità e lo scopo principale del prodotto è quello di proteggere le persone e, allo stesso tempo, di permettere la libertà di movimento anche nel mangiare e nel bere.

Anche le grandi aziende si sono mobilitate per aiutare i più piccoli

“La scuola a distanza” è un progetto lanciato dal Ministero dell’Istruzione a cui hanno aderito Cisco, Google, IBM, TIM e WeSchool per supportare in modo congiunto le community del sistema scolastico durante il periodo di chiusura delle scuole. L’obiettivo è contribuire a far proseguire l’attività didattica grazie agli strumenti digitali. Anche Read
Alone, un’applicazione di Google, può essere particolarmente utile in questo momento: l’App, infatti, utilizza la tecnologia di riconoscimento vocale per aiutare i bambini a imparare a leggere a distanza.

“La scuola è un grande bene comune. Qualcosa di cui ogni cittadino, di ogni età, genere e geografia, dovrebbe avere la massima cura. Alla scuola affidiamo la speranza di una società diversa, di una comunità più unita, equanime e solidale. Il desiderio di un pianeta migliore – commenta Massimiliano Ventimiglia, fondatore di Onde Alte – La nuova normalità che auspichiamo si possa trovare, dovrebbe vedere la scuola al centro delle agende di tutti, politici, imprenditori, genitori, cittadini e nel momento storico che stiamo vivendo, questo nostro grande bene comune è stato messo a dura prova. Queste però sono occasioni che offrono anche possibilità, opportunità. Ecco perché abbiamo voluto raccogliere in un documento appunti e segnali dal mondo che ci hanno sorpreso e fatto riflettere. I semi di questo nostro comune giardino. Vogliamo condividerli con tutti, sperando che nei tavoli di chi è chiamato a decidere ed agire, anche e soprattutto in quelli più piccoli e malmessi, nei luoghi remoti di ogni provincia della nostra bellissima Italia, portino speranza di fioritura.”

Il report completo è scaricabile da questo link:
https://www.ondealte.com/news/segnali-di-una-scuola-possibile

Redazione CinqueColonne

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