(Adnkronos) – Arriva nuovo il concordato preventivo biennale con il fisco per autonomi e piccole imprese, una platea di circa 4,1 milioni di contribuenti. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libero definitivo al decreto legislativo sull’accertamento, recependo una delle richieste principali delle commissioni Bilancio e Finanze delle Camere: l’estensione della misura a tutti i soggetti Isa. Il concordato, accogliendo un parere dei parlamentari, non sarà riservato solo ai contribuenti virtuosi sulla base delle ‘pagelle fiscali’ Isa con voto uguale o superiore a 8, ma sarà esteso anche a chi sta sotto tale soglia, ovvero il 55% del totale dei circa 2,4 milioni di soggetti Isa.
Potranno accedere al concordato anche 1,7 milioni circa di contribuenti con regime forfettario con flat tax al 15%. La misura, che nelle stime dovrebbe portare in cassa 1,8 miliardi di euro di gettito in due anni, permette al contribuente di bloccare per 2 anni la base imponibile su cui pagare le imposte sulla base di una proposta dell’Agenzia delle Entrate. Respinto, invece, un altro parere arrivato solo dai senatori che fissava al 10% del reddito dell’anno di riferimento il tetto della proposta, formulata dal fisco al contribuente. Se le Entrate rilevassero che il contribuente ha occultato oltre il 30% degli incassi decadrà il concordato preventivo. Se il contribuente registrasse un crollo pari ad almeno il 60% del fatturato potrebbe sciogliere l’accordo.
Arriva anche l’Intelligenza artificiale per smascherare gli evasori. Il decreto legislativo rafforza l’analisi del rischio da parte dell’Agenzia delle Entrate ricorrendo all’Intelligenza artificiale nel rispetto delle norme sulla privacy. Le nuove tecnologie dovrebbero garantire l’interconnessione delle banche dati di archivi e registri pubblici per un controllo preventivo anti-furbetti.
Le nuove norme comporteranno lo slittamento al 15 ottobre dei termini della presentazione delle dichiarazioni dei redditi e per la risposta alla proposta di conteggio del fisco. Il programma informativo per il calcolo dell’Isa dovrebbe invece essere disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate da giugno. Approvato il decreto legislativo sul concordato preventivo, le prossime tappe prevedono a metà febbraio l’approvazione in prima lettura del decreto legislativo sanzioni e di quello riscossione, con lo stock di crediti inesigibili.
A seguire dovrebbero invece arrivare le norme di semplificazione tributaria a costo ‘zero’, cioè quelle non onerose per le casse statali e quindi che non richiedono coperture.
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