Categorie: Fatti

Curarsi all’estero: la moda del momento

Per lo più diffusa per la cura dentale, l?abitudine, tutta italiana, di curarsi all?estero sta diventando una vera e propria moda, non senza notevoli rischi.

Tanto popolare da avere un nome. Si chiama “Turismo dentale” il fenomeno che vede i nostri connazionali rivolgersi a professionisti dell’est Europa per la cura dei propri denti per non gravare sul portafogli.

Le ragioni principali per cui i pazienti spesso si affidano ad altri Paesi per la cura delle loro problematiche sono da ricondurre principalmente al fattore economico e a quello temporale. In pratica in questo modo si riesce a spendere meno e risolvere in fretta.

Le cosiddette cure Low Cost riguardano principalmente i paesi dell’Est Europa, fra tutti i più gettonati sono la Croazia e l’Ungheria, tuttavia, anche Romania e Moldavia non sono da meno.

Discorso a parte per la Slovenia in cui i prezzi iniziano a lievitare inducendo i “clienti” a rivolgersi altrove. Esistono veri e propri siti che propongono viaggi ben organizzati per questi eventi con tanto di prenotazione medica, dunque, sommando viaggio e cure il paziente spenderà comunque meno del costo italiano. I costi per protesi sono nettamente inferiori rispetto a quelli mediamente considerati in Italia. Per incentivare la pratica, gli organizzatori, talvolta, propongono veri e propri giri turistici, posti da visitare vicini alla clinica dove si svolgeranno le cure odontoiatriche.

Considerazioni sui costi sanitari italiani a parte, questa prassi, purtroppo, lascia spesso molto spazio alle sorpresine. In primo luogo, i medici preposti non effettuano alcun controllo sul paziente, la prassi prevede l’invio di una radiografia e il preventivo dell’odontoiatra italiano in modo da studiare il caso per i successivo trattamento. In genere il lavoro da svolgere, anche se più complesso, viene espletato nel giro di una settimana, tempi non paragonabili a quelli proposti molto probabilmente dal professionista di fiducia italiano. C’è da dire che il pacchetto non comprende alcuna visita di controllo e, dunque, una volta ultimato il lavoro, il paziente rientra in Italia e stop.

Affidarsi a cure mediche senza un accurato controllo preventivo, senza presentare al medico una storia clinica pregressa e, soprattutto, lo svolgimento del lavoro in tutta rapidità, porta, inevitabilmente con sé dei rischi, dei quali il paziente, il più delle volte si rende conto una volta rientrato.

Secondo l’Ordine dei Medici di Padova, il più delle volte il lavoro è da rifare o da risanare in modo molto radicale. Non di rado, infatti, vengono compromessi anche denti che prima della cura sembravano sani e, purtroppo, bisogna scegliere col medico di fiducia se rifare il lavoro o adattarlo alla meglio. Questo, ovviamente, comporta per il paziente dei costi, senza considerare che, molte volte, nell’intento di salvaguardare il portafogli non si pensa alla salute.

Circa il 50% dei pazienti che si è sottoposto a cure mediche all’estero si dichiara insoddisfatto del servizio ricevuto. La maggior parte dei clienti di queste cliniche è oggetto di implantologia che necessita una minuziosa attenzione non solo all’intervento stesso ma, soprattutto, ai materiali utilizzati e ai tempi clinici. Accade spesso che il lavoro protesico vada nel nulla a causa delle reazioni del paziente all’intervento stesso, questo, un rischio di un servizio medico reso in tempi ristrettissimi e a costi contenuti. Il più delle volte, inoltre, non è possibile rivalersi sul medico estero poiché bisognerebbe effettuare una causa nel Paese dove il tutto si è svolto. Questo, ovviamente, non volendo considerare i rischi per la salute derivanti dal contrarre gravi malattie infettive.

Quindi attenzione, non solo al portafogli ma soprattutto alla salute.

Maria Giuseppina Buono

Tutti i dilettanti scrivono volentieri. Perciò alcuni di loro scrivono così bene.(Friedrich Durrenmatt)

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Maria Giuseppina Buono

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