Viviamo in un mondo sempre più basato sulla tecnologia e in rapido mutamento, che ci prospetta grandi opportunità insieme a gravi criticità e rischi. La quarta rivoluzione industriale, l’Industria 4.0, è dietro l’angolo con le sue promesse di un mondo sempre più sostenibile e aperto, ma con problemi vecchi e nuovi a cui trovare soluzioni. Si può essere ottimisti o preoccupati, ma queste trasformazioni devono essere affrontate.
Digitale e fotonica insieme: il progetto Phablab 4.0
Per questo è importante che tutte le componenti della società siano ben preparate e consapevoli, pronte a gestire in modo intelligente il cambiamento senza esserne travolte. La sensibilizzazione e la preparazione verso queste tematiche sono lo scopo principale del progetto europeo Phablabs 4.0, che si concentra in particolare su due aspetti: l’avvento delle tecnologie di fabbricazione digitale e dei fablab (piccole officine attrezzate per la prototipazione e la fabbricazione personale e per l’artigianato tecnologico) e la fotonica (l’insieme delle tecnologie che permettono la manipolazione della luce al livello dei singoli fotoni, come nei LED, nei laser e nel fotovoltaico di ultima generazione). Il progetto coinvolge 11 istituti di ricerca europei che lavorano in stretta collaborazione con 14 fablab (per l’Italia l’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr insieme al fablab Muse di Trento ed al Fablab Milano) per la realizzazione di attività, laboratori e concorsi che coinvolgano studenti e professionisti in attività di tipo ‘hands-on’ legate alle tecnologie di fabbricazione digitale e alla fotonica.
Fra queste attività troviamo la ‘Photonics Challenge’, un concorso creativo per studenti e professionisti che ha come scopo la realizzazione di prodotti innovativi negli ambiti design e musica, o moda basati sulle tecnologie di fabbricazione digitali e sulla fotonica. Il 31 di marzo è terminata la seconda edizione del concorso con la partecipazione di 16 progetti, 10 nella categoria professionisti e 6 in quella studenti.
Il 9 aprile si è tenuta la premiazione finale con un evento speciale al Muse di Trento. Il progetto vincitore per la categoria professionisti è risultato ‘M & L Pocket’, di P. De Gasperi di Trento, un dispositivo che usa la luce per identificare una musica o un suono rendendola un gioco educativo e divertente. Il vincitore della categoria studenti è invece ‘Magic Dress’, un vestito ‘di scena’ per concerti con luci e colori che seguono la voce della cantante, creato da G. D’Amato, F. Zanda, Y. Dai, C. Bottone, S. Smith della classe 4M del Liceo Musicale Manzoni di Latina.
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