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Diventare Weenner

Seaside lancia WEEN, il primo network italiano di professionisti-imprenditori della white economy. Tra le prime società nate in uno dei settori economici di maggior sviluppo, la società bolognese leader nel campo dell’efficienza energetica per le imprese, decide di ampliare il proprio orizzonte: Seaside seleziona giovani neolaureati, persone con esperienza attualmente non occupate o strutture che vogliano ricollocarsi nel mercato con l’obiettivo di stimolarne l’autoimprenditorialità offrendo strumenti e formazione gratuita per tre anni.
Seaside, una delle maggiori ESCo (Energy Service Company) italiane vuole mettere a disposizione il proprio know-how e la propria esperienza per dare l’opportunità a ingegneri, tecnici, energy manager di trovare il proprio posto nella white economy con l’obiettivo di diventarne partner.
Come dicono gli anglosassoni, si tratta di un’opportunità win-win. Anzi, WEEN-WEEN.
Seaside da un lato diventa un incubatore pratico per una delle professioni del futuro, l’EGE (Esperto di Gestione dell’Energia), insegnando un mestiere a chi ha voglia di mettersi in gioco ma al contempo ha l’opportunità di espandersi su tutto il territorio nazionale attraverso i

Weenner che avrà inserito nel network.
Seaside investe in innovazione e formazione per crescere nel mercato della white economy con professionisti ed imprenditori che adottano in tutta Italia soluzioni e progetti messi a punto dalla ESCo bolognese.
“Il tema dell’efficienza energetica e della razionalizzazione delle risorse diventa di anno in anno sempre più importante” spiega Patrizia Malferrari, presidente di Seaside “nel 2050 il pianeta  consumerà l’80% dell’energia in più: è evidente come la sfida mondiale dei prossimi decenni sarà quella di usare meno energia ma soprattutto di impiegarla meglio secondo le logiche della white economy. Ecco che si affacciano sul mercato nuove figure professionali come l’EGE. A  questi professionisti sono richieste competenze tecniche, economiche e legislative oltre che la capacità di gestire clienti complessi. Il nostro quindi è di diritto un progetto di innovazione  sociale: grazie a WEEN miriamo ad ottenere buoni risultati sia di valenza ambientale sia, al tempo stesso, occupazionale, dando una risposta concreta a due temi prioritari a livello globale”.

Che caratteristiche deve avere un Weenner?
I Weenner sono persone in possesso di comprovate esperienze tecniche, economico-finanziarie e commerciali, dislocate sul territorio nazionale, che entrando nel network accrescono le loro specifiche professionalità. I candidati ideali sono quindi ingegneri, tecnici, energy manager, esperti in gestione dell’energia, ricercatori ma anche piccole strutture che lavorano in tecnologie ed impiantistica. WEEN è un’opportunità per giovani alla prima esperienza e per professionisti già avviati. La rete è pensata per chi lavora già o ha intenzione di lavorare come libero professionista, in uno studio di ingegneria o come imprenditore nella white economy, cogliendo le opportunità di crescita del settore ma in un ambiente protetto dato dall’incubatore pratico messo a disposizione da Seaside. Una volta entrati nel network, i Weenner crescono, condividono idee e realizzano i propri progetti con la guida di un team di esperti di una delle ESCo certificate più affermate d’Italia (Seaside è certificata secondo la norma UNI CEI 11352:2014).

Come si diventa Weenner?
Diventare Weenner è semplice. Basta andare sul sito www.whiteconomy.com e compilare il modulo di candidatura in tutte le sue parti. L’aspirante Weenner dovrà rispondere ad una serie di domande che servono a compiere una prima selezione sulla base delle conoscenze tecniche e commerciali del candidato. A seconda del curriculum e delle risposte, il candidato sarà contattato per un colloquio individuale che servirà anche a valutare un programma di formazione adeguato alle conoscenze e alle inclinazioni personali. Al momento si tratta di un progetto pilota partito in questi giorni per una call che rimarrà aperta, in questa prima fase, tutto il mese di gennaio 2016.

Seaside lancia WEEN, il primo network italiano di professionisti-imprenditori della white
economy. Tra le prime società nate in uno dei settori economici di maggior sviluppo, la società 
bolognese leader nel campo dell’efficienza energetica per le imprese, decide di ampliare il 
proprio orizzonte: Seaside seleziona giovani neolaureati, persone con esperienza attualmente non 
occupate o strutture che vogliano ricollocarsi nel mercato con l’obiettivo di stimolarne 
l’autoimprenditorialità offrendo strumenti e formazione gratuita per tre anni. 
Seaside, una delle maggiori ESCo (Energy Service Company) italiane vuole mettere a 
disposizione il proprio know-how e la propria esperienza per dare l’opportunità a ingegneri, 
tecnici, energy manager di trovare il proprio posto nella white economy con l’obiettivo di 
diventarne partner. 
Come dicono gli anglosassoni, si tratta di un’opportunità win-win. Anzi, WEEN-WEEN.
Seaside da un lato diventa un incubatore pratico per una delle professioni del futuro, l’EGE 
(Esperto di Gestione dell’Energia), insegnando un mestiere a chi ha voglia di mettersi in gioco 
ma al contempo ha l’opportunità di espandersi su tutto il territorio nazionale attraverso i 
Weenner che avrà inserito nel network.
Seaside investe in innovazione e formazione per crescere nel mercato della white economy con
professionisti ed imprenditori che adottano in tutta Italia soluzioni e progetti messi a punto dalla 
ESCo bolognese. 
“Il tema dell’efficienza energetica e della razionalizzazione delle risorse diventa di anno in anno 
sempre più importante” spiega Patrizia Malferrari, presidente di Seaside “nel 2050 il pianeta 
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consumerà l’80% dell’energia in più: è evidente come la sfida mondiale dei prossimi decenni 
sarà quella di usare meno energia ma soprattutto di impiegarla meglio secondo le logiche della 
white economy. Ecco che si affacciano sul mercato nuove figure professionali come l’EGE. A 
questi professionisti sono richieste competenze tecniche, economiche e legislative oltre che la 
capacità di gestire clienti complessi. Il nostro quindi è di diritto un progetto di innovazione 
sociale: grazie a WEEN miriamo ad ottenere buoni risultati sia di valenza ambientale sia, al 
tempo stesso, occupazionale, dando una risposta concreta a due temi prioritari a livello globale”.
Che caratteristiche deve avere un Weenner?
I Weenner sono persone in possesso di comprovate esperienze tecniche, economico-finanziarie e 
commerciali, dislocate sul territorio nazionale, che entrando nel network accrescono le loro 
specifiche professionalità. I candidati ideali sono quindi ingegneri, tecnici, energy manager, 
esperti in gestione dell’energia, ricercatori ma anche piccole strutture che lavorano in 
tecnologie ed impiantistica. WEEN è un’opportunità per giovani alla prima esperienza e per 
professionisti già avviati. La rete è pensata per chi lavora già o ha intenzione di lavorare come 
libero professionista, in uno studio di ingegneria o come imprenditore nella white economy, 
cogliendo le opportunità di crescita del settore ma in un ambiente protetto dato dall’incubatore 
pratico messo a disposizione da Seaside. Una volta entrati nel network, i Weenner crescono, 
condividono idee e realizzano i propri progetti con la guida di un team di esperti di una delle 
ESCo certificate più affermate d’Italia (Seaside è certificata secondo la norma UNI CEI 
11352:2014). 
Come si diventa Weenner?
Diventare Weenner è semplice. Basta andare sul sito www.whiteconomy.com e compilare il 
modulo di candidatura in tutte le sue parti. L’aspirante Weenner dovrà rispondere ad una serie di 
domande che servono a compiere una prima selezione sulla base delle conoscenze tecniche e 
commerciali del candidato. A seconda del curriculum e delle risposte, il candidato sarà contattato 
per un colloquio individuale che servirà anche a valutare un programma di formazione adeguato 
alle conoscenze e alle inclinazioni personali. Al momento si tratta di un progetto pilota partito 
in questi giorni per una call che rimarrà aperta, in questa prima fase, tutto il mese di gennaio 
2016.

Redazione CinqueColonne

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