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Forcella, riaperto al pubblico il cancello dell’Annunziata

Forcella, riaperto al pubblico il cancello dell’Annunziata

Con la chiave ricevuta dalle mani della Presidente del Comitato Lions Service, Maria Albrizio, il sindaco De Magistris ha riaperto, ieri 2 maggio, dopo lungo tempo, il cancello cinquecentesco del Complesso dell’Annunziata che dà l’accesso diretto alla Ruota degli Esposti e si apre su via Annunziata nel cuore di Forcella.
Entrambi auspicano, con la riapertura della storica porta, un possibile sviluppo turistico del quartiere, e che su di essa vigilino, orgogliosi, i suoi abitanti insieme alle istituzioni.

La rivalorizzazione della Real Santa Casa della SS. Annunziata, eretta nel 1318, completamente rifatta nel 500 e, dopo un incendio, nel 700 su progetto del Vanvitelli, è una progettualità nata da un gruppo di soci Lions che hanno organizzato varie iniziative per raccogliere fondi e coinvolgere gli esperti necessari al restauro del cancello. Restauro condotto in sinergia con il Comune di Napoli e la Soprintendenza nella persona della dott.ssa Ida Maietta che da anni si occupa del complesso.

Il restauro è stato progettato e diretto gratuitamente dai Lions, arch. Ersilia Russo e ing. Francesco Grande e realizzato in concerto coi responsabili tecnici del Comune di Napoli, gli architetti Monica Michelino e Massimo Santoro e della Soprintendenza con la dott.ssa Maietta che per prima incoraggiò l’impresa.

Il cancello è stato smontato interamente e portato in laboratorio dove ogni elemento è stato pulito, riallineato e restituito alla sua funzione, come l’antica serratura e i particolarissimi cardini sormontati da una sfera, tutti pezzi originali del 500, tranne la chiave e una delle sfere andate perse nel tempo.

I Lions, ha dichiarato la presidente Albrizio, non hanno nessuna intenzione di abbandonare l’Annunziata perché la “Mamma Chiatta” , appellativo dato dal popolo alla statua della Madonna dei Repentiti, chiama e loro rispondono.
Si occuperanno, attraverso una convenzione, della manutenzione del cancello, del basamento lapideo del campanile e del pavimento di piperno, per poi dare l’avvio ai lavori di recupero della cupola e di altre parti del complesso, nell’ambito del finanziamento del Grande progetto Unesco.

Coi suoi sette secoli di vita, l’Annunziata rappresenta l’emblema della storia della nostra città e può divenire nuovamente luogo di accoglienza per la maternità e la genitorialità. Una casa nuova per i tanti bimbi e ragazzi del quartiere seguendo l’indicazione scritta nella cornice del Fanzago: “Questa ricca Casa dona latte ai piccoli, dote alle giovani, velo alle caste, cura agli ammalati, perciò sacra è colei che Vergine e Madre, col suo latte fu vera medicina del mondo”.

E a conferma della bella tradizione incontriamo, nel cortile, i bambini del Semiconvitto comunale, la scuola che, negli spazi del Comune adiacenti alla Basilica, accoglie col latte del mattino i bimbi provenienti da famiglie a rischio e si occupa della loro istruzione e del loro nutrimento fino alle 5 del pomeriggio.

Presente anche la scolaresca della Bovio-Colletta di Via Carbonara, che durante il maggio dei Monumenti fa da guida ai visitatori, ed anche in questa occasione ha voluto illustrare ai presenti le funzioni della Ruota degli esposti, attiva fino al 1875. La Ruota accoglieva i bambini abbandonati, i figli dell’anima ”esposti” alla misericordia di Maria e che le suore prontamente soccorrevano, vestivano e battezzavano nella piccola fonte posta lì accanto.

A conclusione dell’inaugurazione scorgiamo la dott.ssa Maietta sul marciapiede difronte mentre rimira con materna soddisfazione e un pizzico di apprensione i risultati del restauro del cancello e della pulitura delle pareti laterali, si augura che durino a lungo consapevole com’è degli sforzi e dei capitali necessari per ogni intervento.

Lia Aurioso

Appassionata e curiosa della vita, delle persone con le loro storie, del cinema, del mare e del viaggiare, non sa ancora cosa farà da grande. Giunta alla sua terza adolescenza, dopo essere stata scultrice, mascherera, docente ed ora autrice e aspirante poetessa, amerebbe una carriera da astrofisica. Nell'attesa si prefigge di ricercare ed applicare l'impalpabile arte dell' ironia e della leggerezza...con gran fatica!

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Lia Aurioso

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