Dopo numerosi appelli arrivati da ogni parte del mondo, Israele ha accettato di impegnarsi in una tregua quotidiana di quattro ore nella guerra contro Hamas, nel nord della Striscia di Gaza
(Adnkronos) – Israele ha accettato di impegnarsi in una tregua quotidiana di quattro ore nella guerra contro Hamas, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto la Casa Bianca secondo le ultime news di oggi, 9 novembre 2023. “Siamo ancora ottimisti“, ha detto poi Joe Biden rispondendo ai giornalisti che, prima della sua partenza per l’Illinois, gli hano chiesto aggiornamenti sulla situazione degli ostaggi in mano ad Hamas. Per quanto riguarda la possibilità di un cessate il fuoco a Gaza, il presidente americano è categorico: “Nessuna possibilità“.
Funzionari e diplomatici stavano negoziando in queste ore una pausa nei combattimenti della durata di alcuni giorni a Gaza in cambio del rilascio di ostaggi, tra cui bambini, donne, anziani e malati. A riferirne è il Guardian, secondo cui il primo ministro israeliano Benyamin Netanyah ha respinto un possibile accordo per la liberazione di un certo numero di ostaggi in cambio di una tregua d cinque giorni. A quanto viene riferito, Netanyahu ha respinto l’intesa nei primi giorni dei negoziati dopo l’attacco del 7 ottobre, durante il quale sono state uccise 1400 persone e rapite altre 240. I negoziati sono proseguiti anche dopo l’attacco di terra israeliano a Gaza del 27 ottobre, ma le stesse fonti riferiscono che Netanyahu continua respingere proposte di cessate il fuoco di diverse durate in cambio di differenti numeri di ostaggi.
A chiedere un cessate il fuoco è stata per la prima volta anche la Francia nel corso della conferenza internazionale umanitaria per la Striscia di Gaza si è svolta oggi all’Eliseo. Nella guerra tra Israele e Hamas “è necessaria una pausa umanitaria molto rapida e lavorare a un cessate il fuoco“, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, nel suo intervento. A Doha c’è stato oggi un trilaterale con funzionari del Qatar e capi dell’intelligence di Usa e Israele. In cima all’agenda il dossier degli ostaggi, trattenuti nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. Lo ha confermato alla Cnn una fonte diplomatica a conoscenza dei colloqui.
All’incontro, ha spiegato la fonte, c’erano il capo della Cia, William Burns, e il numero uno del Mossad, David Barnea, che con i funzionari del Qatar hanno parlato di un piano proposto per arrivare al rilascio di 10-20 ostaggi civili in cambio di una pausa di tre giorni nei combattimenti e dell’arrivo di altri aiuti, oltre alla richiesta per Hamas di compilare e consegnare un elenco con i nomi degli ostaggi trattenuti a Gaza. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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