Un hashtag virale per tutto il mese di maggio: #maggiorvapore = #minordanno. È l’iniziativa nata spontaneamente nella comunità dei vaper italiani per colmare il silenzio e il vuoto di informazione istituzionale sul più efficace strumento per ridurre il danno da fumo: la sigaretta elettronica.
La campagna parte dal basso, così come dal basso si è affermato l’uso della e-cigarette e vede unita tutta la filiera e il mondo del vaping italiano: dai consumatori ai produttori, dai negozianti alla stampa specializzata. L’iniziativa infatti ha il sostegno delle associazioni dei produttori, (Anafe Confindustria e COIV), dei rivenditori (Anide e UnieCig), dei consumatori (Anpvu) e della rivista specializzata Sigmagazine.
La scelta del mese in corso non è casuale. Il 31 maggio si celebra la Giornata mondiale senza tabacco, un’occasione utile per portare alla ribalta uno strumento che nel mondo sta abbattendo il numero dei fumatori e, secondo quanto stimato dall’istituto di sanità inglese, riduce del 95 % le tossicità derivanti dalla combustione del tabacco.
La campagna vuole attirare l’attenzione sul principio del rischio ridotto che, dove è stato applicato, sta portando risultati importanti. Nel Regno Unito in soli tre anni i fumatori sono diminuiti drasticamente, garantendo un risparmio nella spesa pubblica sanitaria a vantaggio delle politiche di prevenzione. In Italia, invece, dove l’unica alternativa ammessa è la cessazione totale, lo scorso anno i fumatori sono tornati a crescere per la prima volta dopo molti anni.
“La sigaretta elettronica – sottolineano gli aderenti all’iniziativa – non contiene tabacco, non brucia, non produce le sostanze cancerogene derivanti dalla combustione e può rappresentare un valido strumento di riduzione del danno per tutti quei fumatori che non vogliono o non riescono a smettere di fumare”.
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