La vittoria dell’inglese nell’ultimo Gran Premio di Turchia segna una nuova pagina della storia del mondo sportivo. Lewis Hamilton come Michael Schumacher: 7 volte campione del mondo di F1. Un traguardo incredibile per il pilota inglese che ormai da anni è dominatore incontrastato della categoria.
Hamilton come Michael Schumacher: quei 7 titoli che potevano essere già 9
Incredibile pensare che se nel 2007 non avesse baruffato con Alonso, e nel 2016 non avesse avuto qualche problema tecnico di troppo, oggi quello di cui parleremmo non sarebbe il settimo, ma il nono. I record danno la dimensione dell’impresa e non sono ancora finiti. C’è da raggiungere quota 100 nelle vittorie e nelle pole, c’è da raggiungere l’ottavo titolo. Ma per farlo bisogna mettere la firma sul contratto in discussione con la Mercedes, tanto chiacchierato al punto da far ipotizzare strani pensieri, anche se nessuno immagina Lewis fuori dalla F1 del 2021.
La gioia sui social
Altro grande merito di Hamilton è il messaggio che passa con i suoi trionfi. L’ex ragazzino di colore venuto dalla provincia inglese insegna una volta di più che, con impegno e dedizione, si possono raggiungere tutti i traguardi. “Non male per uno cresciuto in una casa popolare, no? Non mollate mai, non rinunciate mai ai vostri sogni perché in tanti mi hanno detto in passato che i miei erano irraggiungibili. E invece sono qui, lo potete fare anche voi” le bellissime parole affidate dal campione ai social.
Ha la macchina migliore
Alla fin fine il mantra dei “non” tifosi di Hamilton. Quel “vince perché ha la macchina migliore” in realtà lascia il tempo che trova visto che oltre alla macchina, chi fa davvero il lavoro è il pilota. Pilota che non ha paura del confronto con i migliori, l’obiettivo è chiaro ormai: migliorarsi e continuare a vincere (se ancora con la Mercedes è ancora tutto da vedere).
Ma chi tra Hamilton e Schumacher è il migliore? La risposta potrebbe essere: dobbiamo davvero farci questa domanda? Perché non goderci questi campioni senza dover per forza di cose compararli. Parliamo di decenni diversi, di macchine diverse, di tecnologie diverse e soprattutto regolamenti diversi. Una cosa ormai è certa: Lewis Hamilton è salito lì in alto, più in alto di tutti come pilota più vincente di sempre.