I precari della Anpal occupano la sede per dire basta al continuo silenzio della dirigenza dell'Agenzia in merito al futuro dei 654 precari a rischio.
Dalle parole ai fatti. I precari della Anpal Servizi occupano la sede per dire basta al continuo silenzio della dirigenza dell’Agenzia sul futuro dei 654 precari che entro settembre potrebbero ritrovarsi senza lavoro. Quella della Anpal è solo una delle situazioni “critiche” all’interno del grande problema occupazionale in Italia.
Un gesto che fa e che farà parlare molto. I precari storici di Anpal Servizi – 654 operatori delle politiche attive del lavoro – hanno deciso di trasformare il presidio convocato per oggi davanti alla sede di Anpal a Roma in occupazione.
"Abbiamo portato anche le tende che useremo per passare la notte se il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo non ci riceve: le abbiamo chiesto un incontro perché sia lei a sbloccare la paralisi".
Questo è quello che dichiara Cristian Sica, rappresentante di Clap, il sindacato autonomo dei lavoratori precari di Anpal Servizi. Lo stesso rappresentante attacca poi il manager dell’Anpal Mimmo Parisi criticando il suo comporamento (verso questa emergenza del precariato in Anpal) e soprattutto il suo ritorno negli Stati Uniti nonostante la delicata situazione. I precari stanno vivendo una situazione davvero paradossale soprattutto in un’Agenzia chiamata ad occuparsi di politiche attive, dunque aiutare chi ha perso il lavoro a trovarne un altro. Gli operatori di Anpal Servizi sono tra l’altro i formatori dei 2.980 navigator, i facilitatori dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari del reddito di cittadinanza.
La situazione dell’Anpal è solo la punta dell’iceberg che sono le proteste dei tanti precari o semplicemente lavoratori a rischio lavorativo che sono attualmente in agitazione nel nostro paese. Ma chi sono, attualmente, i lavoratori che stanno protestando?
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