In occasione della campagna per il censimento in Italia, ripensiamo a come sono cambiate le abitudini degli italiani dal 1861 a oggi
Nel 1861 si tenne in Italia il primo censimento. Da allora fino a oggi sono cambiati tempi, modalità e anche i parametri di riferimento. In occasione della campagna per il censimento in Italia 2022, appena partita, guardiamo a come cambia ancora una volta lo sguardo sugli italiani.
Sono 1.326.995 residenti in 2.531 comuni gli italiani coinvolti nella campagna per il censimento 2022. Grazie a questo campione rappresentativo, sarà possibile conoscere non solo le caratteristiche strutturali ma anche quelle socio-economiche della popolazione, residente in Italia, a livello nazionale, regionale e locale. I dati raccolti saranno poi confrontati con quelli del passato e degli altri Paesi. Il quadro sarà poi completato dai dati provenienti dalle fonti amministrative.
I dati sono raccolti attraverso due diverse rilevazioni campionarie denominate “da Lista” e “Areale”.
Alla prima categoria (998.745 famiglie) appartengono coloro che possono compilare in autonomia il questionario online. La lettera che stanno ricevendo in queste settimane a firma del Presidente dell’Istat contiene, oltre a note informative, le credenziali di accesso per la compilazione recapiti telefonici per eventuale assistenza. La seconda (circa 328 mila rispondenti) è composta da quanti compileranno il questionario con l’aiuto di un rilevatore a domicilio.
Il questionario verterà intorno ai cosiddetti “segnali di vita”, informazioni non solo di carattere economico ma anche sociali che indicano come si sono modificati i costumi e le abitudini degli italiani. I segnali di vita diretti sono le attività desumibili dagli archivi amministrativi inquadrate in un certo lasso di tempo:
I segnali di vita indiretti, sempre desumibili dagli archivi amministrativi, definiscono uno status o una condizione:
Il suo primo censimento l’Italia lo ha avuto nel 1861. Da allora si sono svolti con una cadenza decennale fino al 2011. Dopo il 2011 sono subentrati i censimenti permanenti, della popolazione e delle abitazioni condotti con cadenza annuale, biennale e triennale. Nel 2020, causa Covid, i censimenti sono stati sospesi: le stime che abbiamo sulla popolazione derivano da fonti amministrative. I questionari dei censimenti hanno seguito il passare del tempo e il mutare dello stile di vita. Se fino a due anni fa aveva valore chiedere dell’eventuale acquisto di Compact disk e Hoverboard, nel 2022 i quesiti chiedono conto di saturimetri, test seriologici, sedia da computer, psicoterapia individuale; e ancora di tappetini da ginnastica, friggitrice ad aria e occhiali da lettura senza prescrizione. I risultati del censimento, disponibili nel dicembre 2023, ci daranno nuovi particolari su come la pandemia ha impattato sulle nostre abitudini.
In copertina foto di Gerd Altmann da Pixabay
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