Specchi & Doppi

Il premio Nobel per la Pace 2021 a due giornalisti

Questo è il riconoscimento che fare corretta informazione equivale a compiere una potente azione di costruzione di Pace

Il premio Nobel per la pace 2021, prestigioso riconoscimento è stato assegnato a due coraggiosi giornalisti: Maria Ressa e Dmitrij Muratov «per i loro sforzi per salvaguardare la libertà di espressione, che è precondizione per la democrazia e per una pace duratura».

Il Premio Nobel per la Pace fu istituito da Alfred Nobel nel 1895 e fu assegnato per la prima volta nel 1901, ma in realtà, differentemente da tutti gli altri Premi Nobel viene assegnato ad Oslo e non a Stoccolma perché il vincitore viene deciso dal Comitato per il Nobel norvegese per consuetudine perché al tempo della sua istituzione Norvegia e Svezia erano unite.

Nel passato il Premio è stato asseganto a personalità quali Theodore Roosevelt, Anwar al-Sadat, Menachem Begin, Shimon Peres, Yitzhak Rabin, Yasser Arafat, Lê Đức Thọ, Henry Kissinger o Eisaku Satō.

Purtroppo, la fiamma della polemica è sempre stata rinfocolata da varie parti fino a che nel 2005 il Comitato ha deciso di assegnare il premio solo “a persone, gruppi ed organizzazioni che hanno impegnato la loro esistenza al servizio dei diritti umani, la promozione del modello democratico nonché la difesa dei modi di diplomazia”.

Anche dopo l’assegnazione del Premio per alcuni, come nel caso di AunSan Suu Kyi, le polemiche sono rimbalzate forti per il suo mancato impegno e condanna della pulizia etnica subita dai Rohingya nel suo Paese o come anche nel caso degli americani Jimmy Carter, Al Gore e Barack Obama insigniti del premio malgrado gli Stati Uniti abbiano sempre avuto un fortissimo impegno armato ben oltre i confini americani.

Il premio Nobel per la Pace 2021 a due giornalisti: chi sono

Maria Ressa è una giornalista filippina naturalizzata statunitense cofondatrice di Rappler sito online di notizie molto critico verso il presidente filippino più volte al centro d’inchieste e denunce da parte del sito stesso per violazioni dei diritti umani.

Ovviamente ha subito la reazione delle forze presidenziali ed ha tenuto a precisare:

«Non abbiamo fatto altro che il nostro dovere di giornalisti, eppure io ho subìto undici processi nell’ultimo anno e mezzo. Ho dovuto pagare una cauzione otto volte in tre mesi. Sono stata arrestata due volte e detenuta una volta».

Dmitrij Muratov è un giornalista russo oggi direttore di Novaja Gazeta nata nel 1988 insieme ad altri cinquanta colleghi fuoriusciti dalla Komsomolskaya Pravda.

Fare indagini approfondite su questioni relative ai diritti umani, alla corruzione e all’abuso di potere in Russia è stata la mission della testata fin dalla sua nascita, fino ad essere riconosciuta oggi come l’unico giornale veramente critico verso il potere esistente nel Paese.

il significato dell’assegnare il premio a due giornalisti

La motivazione del premio e la storia di questi due giornalisti compongono esattamente l’istantanea del vero significato dell’assegnazione di questo prestigioso premio a due giornalisti.

Due operatori dell’informazione sul campo, due persone che hanno sempre agito in luoghi molto impervi per la democrazia, ma molto impervi anche per la semplice informazione.

Questo è il riconoscimento che fare corretta informazione equivale a compiere una potente azione di costruzione di Pace perché il semplice racconto dei fatti di cui si è testimoni è da sempre la più grande rivoluzione che si possa mettere in atto.

Gianni Tortoriello

Quattro decenni e più di vita dedicati al giornalismo, ma anche alla comunicazione tout-court, passando dalla carta stampata, alla televisione, al web. Una Laurea in Scienze Politiche alla Federico II, qualche anno d'insegnamento e qualche altro da formatore. Unica fede, il Napoli. Poche certezze, tanta passione e una consapevolezza: ciò che paga è solo l'impegno costante nel realizzare i propri progetti e, perché no, i sogni. Il villaggio globale di cristallo dell'informazione e della comunicazione è, purtroppo, divenuto il luogo dove conta solo 'spararla quanto più grossa possibile!' Il sensazionalismo e l'opinionismo hanno soppiantato la notizia. Io vorrei solo continuare a fare quello che mi hanno insegnato: raccontare i fatti.

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Gianni Tortoriello

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