Una storia “ultraterrena”
Il romanzo di Elisabetta Tagliati, Lacrime di eternità, edito da Aurea nox, è il sequel di Oltre l’Abisso, il primo libro dell’autrice. Non vi aspettate di leggere il solito romanzo storico ambientato nel magico e suggestivo mondo dei celti con descrizioni di conflitti e battaglie. Queste ultime ci sono, ma di altra natura. Si tratta di conflitti interiori, di logoramenti dell’anima e dello spirito che segnano tutti i personaggi del romanzo.
Il libro di Elisabetta Tagliati è un testo che possiamo definire “spirituale”, è una storia in cui le emozioni e i sentimenti dei protagonisti guidano la narrazione.
Il lettore sarà catturato dalla profondità con cui la scrittrice indaga l’animo di ogni singolo personaggio, facendone emergere qualità e difetti, raccontandone la storia presente e passata, e coinvolgendoci nello slancio emotivo che lo conduce al cambiamento.
I personaggi (che sono gli stessi del primo romanzo) sono ben caratterizzati, ulteriormente approfonditi e sviscerati maggiormente, al fine di far emergere in essi le contraddizioni proprie di ogni essere umano.
L’Amore è il sentimento che pervade tutto, anche se i personaggi si troveranno ad affrontare molta sofferenza e a fare i conti con la parte bestiale di se stessi. Il lettore, infatti, verrà catturato dalla capacità con cui Elisabetta Tagliati ha saputo dipingere le numerose sfumature dell’Amore: si va dall’amore incestuoso a quello passionale e distruttivo fino ad arrivare a quello materno (amorevole nonostante tutto) e a quello sincero e rispettoso.
Lacrime di eternità di Elisabetta Tagliati
L’eroina del libro è Bethel, capoclan Celta, che in questo romanzo si presenta in una veste insolita, quella di puro spirito. Le angosce di Bethel e la sua impossibilità all’azione perché “intrappolata” in un salice, evocano la prigione fisica e spirituale in cui si trova la protagonista. Bethel, infatti, vorrebbe aiutare i propri figli, che stanno per affrontarsi in una guerra sanguinosa a causa delle sue scelte passate, ma è impossibilitata. La protagonista è una donna angosciata per le sorti dei propri figli e che vive impotente i tormenti che lacerano le loro anime.
La mente della protagonista è tutt’uno con il flusso di consapevolezza universale che la mette in contatto con l’intero Creato. Il libro, infatti, è esso stesso impostato alla stregua di un continuo flusso di coscienzache permette al lettore di esplorare l’animo di tutti i personaggi e di riflettere, in generale, sulla natura umana.
Bethel è un salice, un albero che inizia a diventare meta di pellegrinaggio per tutte le persone che gravitano nella sua vita. Un flusso ininterrotto di pensieri, emozioni e angosce transita dai personaggi al salice, al quale chiedono consiglio, ristoro per i propri smarrimenti, forza e supporto.
Figli miei non fate i miei errori: non sprecate l’esistenza realizzando ciò che gli altri si aspettano da voi. Solo Una voce è Vera ed essa è un sussurro nascosto nell’anima.
Molto interessanti sono anche le Appendici che arricchiscono di contenuti extra la lettura, lasciando che il lettore si immerga a poco a poco nell’atmosfera celtica, ricca di rituali magici, credenze e tradizioni. Mappe, disegni, simboli e risorse on line rendono il libro una vera miniera di informazioni per tutti gli amanti della cultura Celta.
Inoltre, Lacrime di eternità di Elisabetta Tagliati è un’opera fortemente legata all’artista, nella quale l’autrice riversa le proprie passioni, emozioni e le visioni oniriche. Ricordo, infatti, che la particolarità della genesi dell’intera saga è legata proprio a una serie di sogni che ha fatto l’autrice e che potete approfondire attraverso le interviste che le abbiamo fatto sia su Lacrime di eternità sia su Oltre l’Abisso. Inoltre, una dettagliata descrizione delle trascrizioni dei sogni è presente anche alla fine del romanzo, all’Appendice VII.
Interessantissimi sono infine i contributi musicali che Elisabetta Tagliati mette a disposizione dei suoi lettori. La musica, insieme alla scrittura, è una delle passioni più grandi di Elisabetta. Alla fine del libro, è presente una playlist che consentirà al lettore di immergersi totalmente nelle atmosfere “Abissali”.