Categorie: Fatti

Inverno, nuovo pericolo per il Medio Oriente

L’inverno in arrivo è una nuova minaccia, per i bambini colpiti dai conflitti in Medio Oriente.
L’UNICEF si sta mobilitando prima dell’arrivo del freddo per fornire capi di vestiario pesanti, provviste per l’inverno e coperte, ma si trova ad affrontare una carenza di fondi rispetto all’appello umanitario per il 2017 nella regione pari a 60 milioni di dollari, che se non colmata rischia di lasciare senza protezione oltre 1,5 milioni di bambini.
Le temperature attese sotto lo zero, i temporali e le forti nevicate tipiche della zona aggraveranno le gravi difficoltà delle famiglie, già colpite dagli effetti dei conflitti in corso, e che stanno lottando per la sopravvivenza con il minimo indispensabile in Iraq, Siria, nello Stato di Palestina e nei paesi confinanti che ospitano un enorme numero di rifugiati.
Tantissime famiglie, sfollate a causa delle violenze, vivono oggi in campi profughi o in rifugi di fortuna, con una scarsa protezione contro il freddo pungente.
Le loro risorse sono completamente esaurite da anni di conflitto, dalla condizione di sfollamento e dalla disoccupazione: l’acquisto di vestiti caldi e di combustibile per il riscaldamento è per molte di loro economicamente inaccessibile.
Se le scuole non verranno adeguatamente riscaldate nella stagione fredda, è facile prevedere un aumento nei tassi di abbandono.
Senza aiuto, il freddo potrebbe essere un altro colpo duro per i bambini vulnerabili nella regione, che ne hanno già passate tante” ha dichiarato Geert Cappelaere, Direttore dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa.
Lo stato di salute dei bambini è indebolito dalla denutrizione, dal collasso dei sistemi sanitari e dallo sfollamento. Ipotermia e infezioni respiratorie sono una seria minaccia: quando queste non vengono curate, i bambini muoiono”.

Un’emergenza sottofinanziata
 

Prima dell’inverno, l’UNICEF punta a fornire:
  • Abiti invernali per oltre 800.000 bambini nella regione, fra cui le famiglie che sono state sfollate a causa dei recenti combattimenti in Siria e Iraq
  • Sussidi in denaro per l’acquisto di vestiti alle famiglie di oltre 320.000 bambini vulnerabili
  • Riscaldamento nelle scuole e negli “Spazi a misura di bambino” [ambienti dove i bambini possono giocare e socializzare in un ambiente protetto e ricevere assistenza psicologica e sociale] protetti per105.000 bambini
  • Coperte per circa 240.000 bambini
Ad oggi, l’UNICEF ha ricevuto meno del 20% dei 73 milioni di dollari complessivamente richiesti con l’Appello umanitario per l’inverno in Medio Oriente, finalizzato a coprire le necessità per l’inverno dei bambini più vulnerabili colpiti dalla crisi nella regione.

Redazione CinqueColonne

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