Il piano Mattei è stato accolto con favore da molti Paesi africani. Tuttavia, il piano è stato anche criticato da alcuni osservatori, che hanno ritenuto che i finanziamenti previsti siano insufficienti per realizzare gli obiettivi prefissati
Italia Africa: il piano Mattei è una nuova visione per l’Italia in Africa? Come sappiamo a Roma, si è tenuto il vertice Italia-Africa, un evento che ha visto la partecipazione dei capi di Stato e di governo africani. Il vertice ha rappresentato un’importante occasione per l’Italia per riaffermare il suo ruolo di partner strategico dell’Africa e per presentare un nuovo piano di cooperazione, il cosiddetto “piano Mattei”.
Il piano Mattei prende il nome da Enrico Mattei, il fondatore dell’Eni, che negli anni Cinquanta aveva cercato di costruire un rapporto di cooperazione con i Paesi africani, basato sul rispetto della sovranità e dello sviluppo sostenibile. Il piano si propone di proseguire in questa direzione, puntando a promuovere un partenariato più equo e solidale tra l’Italia e l’Africa.
Il piano Mattei è stato accolto con favore da molti Paesi africani. Tuttavia, il piano è stato anche criticato da alcuni osservatori, che hanno ritenuto che i finanziamenti previsti siano insufficienti per realizzare gli obiettivi prefissati.
Il piano prevede investimenti per un totale di 5,5 miliardi di euro, di cui circa 3 miliardi dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo. Si tratta di una cifra significativa, ma che appare comunque insufficiente per affrontare le sfide che l’Africa deve affrontare.
Inoltre, il piano è stato criticato per la sua mancanza di chiarezza e di dettagli. Il documento non fornisce indicazioni precise su come verranno utilizzati i finanziamenti e su quali saranno le modalità di attuazione dei progetti.
Per realizzare gli obiettivi del piano Mattei, è necessario che l’Italia sia in grado di mobilitare risorse aggiuntive, sia a livello pubblico che privato. Inoltre, è necessario che il piano sia attuato in modo efficace e trasparente, in collaborazione con i Paesi africani.
Foto da Depositphotos
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