Italia e Ucraina firmano un accordo di sicurezza in occasione del G7. Un documento non ancora definitivo e di cui sono trapelati alcuni dettagli
Un accordo di sicurezza è stato firmato tra Italia e Ucraina in occasione del G7 che si sta svolgendo in queste ore a Kiev. Il primo meeting sotto la presidenza italiana è stato convocato, infatti, nella capitale ucraina, come voluto dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’apertura dei lavori ha coinciso con il secondo anniversario dell’attacco russo all’Ucraina. Vediamo cosa prevede l’accordo che guarda al presente ma anche al futuro.
All’accordo siglato ieri a Kiev si stava lavorando già da mesi e il lavoro non è ancora concluso. Il testo dell’accordo, infatti, non è definitivo, pertanto non è stato divulgato. Secondo alcune indiscrezioni ricalcherebbe accordi simili già stipulati dall’Ucraina con Francia, Germania e Regno Unito.
Il tema centrale dell’accordo è la sicurezza intesa a 360°. L’Italia assicurerà aiuti militari fino alla fine del 2024; coopererà nell’industria della della difesa, nel settore cyber e dell’intelligence. Alcuni passaggi prevedono anche una cooperazione in ambito industriale, economico e su infrastrutture critiche. Non mancheranno misure umanitarie.
Sicurezza significherà, secondo l’accordo, anche proteggere l’Ucraina dall’eventualità di altre invasioni da parte della Russia con la possibilità di consultazioni entro 24 ore per stabilire le misure necessarie per contrastare tale invasione.
Il documento firmato dai due leader avrà una durata di 10 anni. Il presidente Meloni ha ribadito la vicinanza e il sostegno militare dell’Italia all’Ucraina impegnata nella difesa dei suoi confini ma anche la presenza nella successiva fase della ricostruzione. Il nostro Paese, ha precisato la Meloni, vuole avere un ruolo da protagonista nella ricostruzione. Ruolo nel quale si impegnerà con particolare dedizione durante la direzione del G7 e ospitando nel 2025 l”Ukraine recovery conference’. l’Italia, in realtà, sta già dando il suo contributo alla ricostruzione della cattedrale di Odessa.
La firma dell’accordo a palazzo Mariinskij, sede del presidente ucraino, è stato solo uno degli appuntamenti della giornata di ieri. La giornata è iniziata presso con una cerimonia simbolica presso l’aeroporto Antonov di Hostomel, a dieci chilometri da Kiev, uno dei luoghi simboli della guerra, alla presenza della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il premier belga e presidente di turno della Ue, Alexander De Croo, il primo ministro canadese Justin Trudeau e Volodimir Zelensky. Il presidente ucraino ha insignito onorificenze militari ad alcuni soldati superstiti della battaglia di Hostomel, la prima a essere combattuta dopo l’invasione russa. La riunione del G7 si è tenuta, invece, in videoconferenza dalla cattedrale di Santa Sofia di Kiev.
In copertina foto di Andrzej da Pixabay
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