Ancora pochi giorni e i lavoratori super fragili non potranno più godere del lavoro agile. Vediamo come cambierà la situazione per loro
Lavoro agile per lavoratori super fragili: il 30 settembre scade l’ultima proroga stabilita dal decreto lavoro approvato lo scorso giugno. Se non ci sarà un’ulteriore proroga la posizione di quella che è stata la tipologia di lavoratori più tutelata in relazione alla pandemia cambierà sostanzialmente. C’è ancora tempo, invece, per i lavoratori fragili e i coloro che hanno figli di età inferiore a 14 anni. Per loro, infatti, la proroga dello smart working scade a fine anno.
I lavoratori super fragili sono persone affette da gravi patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità così come definite nel decreto ministeriale del 4 febbraio 2022. A tali lavoratori il lavoro agile va riconosciuto anche in assenza di un accordo con il datore di lavoro. Per i lavoratori super fragili, inoltre, lo smart working non deve essere riconosciuto solo se compatibile con le proprie mansioni. Per loro il decreto lavoro prevede che si proceda eventualmente a un cambio di mansione rispetto a quella prevista dall’inquadramento, fermo restando la corresponsione dello stesso stipendio. Le stesse tutele sono garantite sia nel caso di lavoratori del settore pubblico che privato.
Dal 1° ottobre, i lavoratori super fragili non avranno più diritto allo smart working. L’azienda, dunque, potrebbe richiamarli in ufficio e adibirli nuovamente alle vecchie mansioni nel caso in cui sia stato effettuato un cambio.
Tali lavoratori, però, potranno continuare a godere del diritto allo smart working presentando un certificato medico che attesti la loro fragilità. In questo modo, sarebbero considerati lavoratori fragili e potrebbero godere del lavoro agile fino al 31 dicembre 2023.
Passando da lavoratori super fragili a fragili, però, perderebbero il diritto che caratterizza la loro categoria. Il loro diritto allo smart working sarebbe, cioè, vincolato alla compatibilità con le mansioni svolte. In parole semplici potrebbe restare in smart working solo chi è inquadrato con mansioni che gli permetta di lavorare a distanza.
Il decreto lavoro di giugno, a cui facevamo riferimento in apertura, stabilisce che le altre due categorie di lavoratori aventi diritto allo smart working possano goderne fino al prossimo 31 dicembre. Parliamo dei lavoratori che hanno figli di età inferiore ai 14 anni e dei lavoratori fragili.
Per lavoratori fragili si intende tutti coloro che hanno una predisposizione al contagio da Covid 19: soggetti over 60, immunodepressi in conseguenza di terapie salvavita o di patologie oncologiche, persone che presentano casi clinici complessi con comorbilità.
A differenza dei super fragili, i lavoratori fragili hanno avuto diritto al lavoro agile solo se compatibile con le mansioni svolte.
In copertina foto di Ben da Pixabay
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