A causa dell'emergenza Coronavirus le pensioni Inps per i mesi di aprile, maggio e giugno saranno erogate in anticipo per evitare ulteriori assembramenti presso gli uffici postali
Causa Coronavirus, le pensioni Inps dei mesi di aprile, maggio e giugno 2020 saranno erogate in anticipo. Lo ha stabilito la Presidenza del Consiglio dei ministri di concerto con l’Inps per evitare ulteriori assembramenti presso gli uffici postali italiani ed evitare nuove occasioni di contagio del Covid-19. I titolari di conti correnti potranno usufruire degli Atm Postamat mentre chi deve recarsi allo sportello dovrà seguire una turnazione. I primi pagamenti delle pensioni Inps iniziano già a marzo 2020.
Le regole da rispettare fuori casa
Ogni commissione svolta fuori casa, dalla semplice spesa al bagamento di una bolletta, di questi tempi è un rischio. Pensiamo alla riscossione delle pensioni presso gli uffici postali che ogni mese raggruppa negli uffici postali migliaia di over 65. Le regole stabilite per le attività commerciali ancora aperte e gli uffici pubblici di mantenere le distanze di sicurezza in fila e far accedere il pubblico pochi alla volta, in questo caso non bastano. Il Governo così ha messo a punto un piano anche per le pensioni.
Come saranno erogate le pensioni Inps per il Coronavirus
Per i prossimi tre mesi, quindi, le erogazioni delle pensioni Inps avverranno in anticipo secondo il seguente calendario:
I pensionati titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution si vedranno accreditati la propria pensione il primo giorno bancabile, quindi il 26 marzo per la pensione di aprile, il 27 aprile per quella di maggio e il 26 maggio per quella di giugno, e potranno prelevarla usufruendo di un qualunque Atm Postamat sul territorio nazionale senza passare per lo sportello.
Coloro che, invece, devono necessariamente recarsi allo sportello postale dovranno seguire la consueta turnazione alfabetica che avrà luogo nei seguenti giorni:
A chi è rivolta questa misura
Questa disposizione appena varata dal Governo riguarda tutti i trattamenti pensionistici, gli assegni e le indennità di accompagnamento ed è valida solo per coloro che riscuotono le somme corrispondenti presso gli uffici postali. Nulla di ninvariato per coloro che percepiscono la pensione attraverso gli istituti bancari. Per evitare lo spostamento degli aventi diritto da un comune all’altro o da una regione all’altra, la pensione potrà essere riscossa in qualsiasi sportello postale in Italia.
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