In quelle case ci abitano delle famiglie, delle persone, che hanno diritto ad essere considerate per quello che sono realmente e non per quello sterotipo che è stato cucito loro addosso.
Alla luce di ciò va letto l’incontro tenutosi fra il Comitato Vele di Scampia e l’Assessore al Patrimonio del comune di Napoli Alessandro Fucito nel quale si è voluto fare il punto della situazione sul programma di completamento degli alloggi e delle infrastrutture.
Il Comitato Vele ha preso atto che le difficoltà riscontrate con le imprese edili sono state superate e del programma di lavoro delle prossime opere; l’Assessore ha confermato che gli ultimi alloggi verranno consegnati ai legittimi assegnatari nei prossimi mesi.
Nel quadro più generale del diritto all’abitare, Fucito ha ribadito l’impegno a costruire le condizioni di dialogo con Regione Campania e Governo affinché venga prospettato un piano abitativo alternativo per garantire il passaggio da casa a casa.
Il Comitato, a tal proposito, ha chiesto un ulteriore censimento generale di tutti gli occupanti le Vele.
Sembra strano parlare delle “Vele” così? Parlarne come parte di un quartiere verso il quale non si può continuare ad approcciare a prescindere dalle condizioni sociali e di vita in quei posti di periferia ma che possono essere rivitalizzati a partire proprio dalle strutture edilizie a cui ridare nuova vita solo se si dà il giusto valore anche alle qualità umane delle persone che saranno chiamate a viverle.