(Adnkronos) – Dopo le Europee il congresso nazionale. Matteo Salvini ieri sera ha messo la parola fine ai rumors sulle sue presunte ritrosie (o fughe in avanti) relative alla convocazione dell’assise che dovrà confermare la sua leadership, dopo 10 anni di segreteria da parte del leader capace di portare il partito negli anni al massimo consenso mai avuto dagli ex lumbard, ora però in flessione.
La road map, con Milano in pole per ospitare il congresso, prevede tra fine giugno e settembre, la chiusura del congressi regionali ancora da fare, a partire da quello lombardo e da quello siciliano. Poi la kermesse che per ora vedrebbe un unico candidato, ovvero l’attuale segretario, in sella da fine del 2013, quando il 7 dicembre 2013 vinse le primarie degli iscritti contro Umberto Bossi, ottenendo 8.162 voti, pari all’82% delle preferenze.
L’articolo 9 dello statuto della Lega per Salvini premier -il nuovo partito voluto nel 2018 dal segretario al posto della vecchia Lega Nord, norma le modalità dell’elezione del segretario, prevedendo che “il Congresso Federale elegge il Segretario Federale tra coloro che hanno maturato almeno 10 (dieci) anni consecutivi di militanza come Soci Ordinari Militanti”. Ricordando che la carica di segretario “è incompatibile con qualsiasi altra carica nella Lega per Salvini Premier o nelle articolazioni territoriali regionali”.
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