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Lo stato di calamità richiesto dalla Sicilia colpita dagli incendi

La Sicilia richiede lo stato di calamità per l'emergenza incedi che sta colpendo la regione nel corso dell'intero mese di Agosto.

La Sicilia ha vissuto un lungo mese di agosto non solo causato dall’ordinanza del proprio presidente Musumeci riguardo i migranti negli hotspot ma anche e soprattutto da un punto di vista ambientale con lo stato di calamità arrivato per colpa dei tanti incendi che stanno colpendo la regione. Roghi che non sono causati dalla natura stessa ma dalla mano dell’uomo.

Stato di calamità in Sicilia, gli incendi che colpiscono la Regione sicula

A ridare vita all’emergenza incendi in Sicilia è stato il grande rogo che ha colpito il comune di Altofonte, nel palermitano, dove le fiamme sono arrivare a ridosso del centro abitato.

«La situazione è gravissima, tutti i cittadini che abitano sotto il bosco, anche zona Campo Vecchio, Cozzo di Castro, corso Piano Renda, devono allontanarsi. Le fiamme e la cenere incandescente puo causare roghi anche al centro abitato. Allontanatevi tutti dalle vostre abitazioni.. scendete a valle del paese. Subito».

Questo fu l’appello lanciato su Facebook dalla sindaca di Altofonte, Angela De Luca, nelle cui colline dal pomeriggio di sabato 29 agosto è divampato l’incendio con un fronte stimato in circa due chilometri. Sono almeno cinque i roghi che hanno innescato l’ìncendio, circostanza che fa pensare all’ipotesi dolosa. Sul posto sono state impiegate numerose squadre dei vigili del fuoco, dei carabinieri forestali e dei volontari della protezione civile.

La Riserva dello Zingaro in fiamme

Oltre al vasto rogo che ha devastato la zona di Altofonte, nel Palermitano, dalle prime luci dell’alba del 30 Agosto tre grossi incendi stanno interessando la zona di San Vito Lo Capo (Trapani) e la riserva naturale dello Zingaro. Evacuata una struttura turistica e alcune abitazioni. Al lavoro diverse squadre di vigili del fuoco e Canadair.

Le fiamme dell’incendio nel Trapanese, partite da Macari, hanno superato la montagna e sono arrivate prima alla Tonnara di San Vito Lo Capo, sulla costa, e poi si sono estese alla vicina riserva naturale dello Zingaro, che già nel 2012 era stata distrutta dalle fiamme. L’unica area che si è salvata, dicono gli uomini impegnati a fronteggiare il rogo, è la prima caletta della riserva, la «Tonnarella del Luzzo».

Lo Zingaro è uno dei luoghi naturalistici più frequentati dalla Sicilia ed è stata la prima riserva naturale istituita nell’isola quarant’anni fa. Le fiamme hanno raggiunto anche il Centro visitatori dello Zingaro, dove i Canadair hanno effettuato lanci d’acqua per limitare i danni. «Da domani la Riserva resterà chiusa sino nuova disposizione», è l’avviso comparso sulla pagina ufficiale Facebook della riserva dopo il devastante incendio – esteso dal fronte di San Vito Lo Capo fino al lato opposto, quello di Scopello – che ha distrutto gran parte della flora e della macchia mediterranea della prima riserva naturale orientale della Sicilia, istituita nel 1981.

Mario Tortoriello

Cerco di unire la passione per la scrittura e la comunicazione con l'impegno sociale ed attività nel terzo settore. In tasca la mia laurea in Scienze Politiche alla Federico II. Appassionato di fumetti, videogiochi e cinema di genere. Tifosissimo del Napoli e appassionato di calcio e sport. Cinque Colonne è per me una grande palestra per apprendere e praticare ogni giorno questo meraviglioso mestiere.

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