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Mobilità transfrontaliera delle imprese: le direttive dell’UE

L’UE intende eliminare gli ostacoli ingiustificati alla libertà di stabilimento delle imprese dell’UE nel mercato unico. Gli ambasciatori degli Stati membri riuniti in sede di Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio hanno approvato oggi un accordo raggiunto con il Parlamento europeo il 13 marzo su un progetto di direttiva volto a facilitare le trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere delle società dell’UE. “Le nuove norme creano un delicato equilibrio. Permettono alle società dell’UE di rafforzare la loro competitività sfruttando appieno i vantaggi del mercato unico. Allo stesso tempo, offrono garanzie più solide per i lavoratori, gli azionisti e i creditori e sono adeguate per tenere conto dei rischi di potenziali abusi.” ha dichiarato Niculae Bădălău, ministro rumeno dell’economia.

Mobilità transfrontaliera delle imprese: cosa prevederanno le nuove norme
Le nuove norme introducono procedure complete per le trasformazioni e le scissioni transfrontaliere e prevedono norme aggiuntive sulle fusioni transfrontaliere delle società di capitali stabilite in uno Stato membro dell’UE. Offrono inoltre ulteriori semplificazioni che si applicheranno a tutte e tre le operazioni, come la possibilità di accelerare la procedura mediante la rinuncia alla presentazione delle relazioni per i soci e i lavoratori nel caso in cui gli azionisti siano d’accordo o la società o una delle sue controllate non abbiano dipendenti.

La direttiva stabilisce procedure atte a verificare la legalità delle operazioni transfrontaliere a norma di tutti gli ordinamenti giuridici nazionali pertinenti e introduce una procedura di controllo antiabusi obbligatoria. Tale procedura consentirà alle autorità nazionali di bloccare un’operazione transfrontaliera quando è condotta a fini scorretti o fraudolenti (ossia quando mira all’evasione o all’elusione del diritto nazionale o dell’UE), o a fini criminali.

Mobilità transfrontaliera delle imprese: i nuovi diritti dei lavoratori
Il testo concordato prevede norme simili sui diritti di partecipazione dei lavoratori alle trasformazioni, alle fusioni e alle scissioni transfrontaliere. Garantisce inoltre che i dipendenti siano adeguatamente informati (e consultati) riguardo all’impatto previsto dell’operazione. I diritti degli azionisti di minoranza e senza diritto di voto godranno di una maggiore tutela. Allo stesso tempo, ai creditori della società interessata sono concesse garanzie più chiare e più affidabili.

Infine, la direttiva incoraggia l’uso di strumenti digitali in tutta l’operazione transfrontaliera. Sarà possibile espletare le formalità, come il rilascio del certificato preliminare all’operazione, online. Tutte le informazioni pertinenti saranno scambiate attraverso gli esistenti registri delle società interconnessi in formato digitale.

Fatta salva l’approvazione dell’accordo provvisorio da parte della commissione giuridica del Parlamento europeo, la direttiva sarà formalmente adottata dai due colegislatori in seguito all’usuale messa a punto del testo da parte dei giuristi-linguisti. Inizierà ad applicarsi 36 mesi dopo l’entrata in vigore.

Paolo Rogno

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