Specchi & Doppi

Napoli, Eduardo e la nottata che deve passare

Napoli milionaria è un'opera che ancora oggi è attuale e coinvolgente

Napoli milionaria è una commedia di Eduardo De Filippo, scritta nel 1945 e rappresentata per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli il 15 marzo dello stesso anno. L’opera è ambientata nella Napoli del 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale, e racconta la storia di una famiglia napoletana, i Jovine, che vive in un basso affacciato su un vicolo.

La famiglia Jovine è composta da Gennaro, un tranviere disoccupato, Amalia, la moglie, e i loro tre figli: Amedeo, Maria Rosaria e Pasquale. Gennaro è un uomo buono e onesto, ma è costretto a ricorrere al contrabbando per sbarcare il lunario. Amalia, invece, è una donna determinata e volitiva, che non si lascia abbattere dalle difficoltà. I figli sono tutti diversi tra loro: Amedeo è un ragazzo idealista e sensibile, che sogna un mondo migliore; Maria Rosaria è una ragazza solare e piena di vita; Pasquale è un ragazzo ribelle e irresponsabile.

La commedia inizia con un bombardamento che distrugge il basso dei Jovine. La famiglia è costretta a trasferirsi in un altro appartamento, ancora più piccolo e fatiscente. In questa nuova situazione, i Jovine sono costretti a fare i conti con la loro povertà e con le loro difficoltà.

Amedeo, che è un studente universitario, decide di unirsi agli antifascisti e scende in piazza per manifestare il proprio dissenso. Amalia, invece, continua a lavorare nel contrabbando, pur sapendo che è un’attività pericolosa. Maria Rosaria, infine, si innamora di un soldato americano, ma la loro storia d’amore è ostacolata dalle differenze sociali.

La commedia si conclude con un colpo di scena: Pasquale, che era stato creduto morto in guerra, riappare improvvisamente. Il suo ritorno sconvolge la famiglia Jovine, che deve affrontare una nuova serie di difficoltà.

L’opera è anche una denuncia sociale, che mette in luce le difficoltà della vita quotidiana a Napoli durante la Seconda Guerra Mondiale. Eduardo De Filippo, attraverso la sua scrittura ironica e pungente, critica la povertà, la corruzione e l’ingiustizia.

Napoli milionaria è un’opera importante della letteratura italiana, che ha avuto un grande successo di critica e di pubblico. È stata rappresentata in tutto il mondo e ha ispirato numerose opere cinematografiche e televisive.

Alcuni dei temi principali della commedia

La povertà: i Jovine sono una famiglia povera, che vive in un basso fatiscente. La povertà è un tema ricorrente nelle opere di Eduardo De Filippo, che ne denuncia le conseguenze sociali e psicologiche.
La guerra: la storia è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, che è un evento drammatico che sconvolge la vita dei Jovine. La guerra è un’altra fonte di povertà e di sofferenza, che rende ancora più difficile la vita delle persone.
L’amore: la storia d’amore tra Maria Rosaria e il soldato americano è un esempio di amore puro e sincero, che riesce a superare le differenze sociali. L’amore è un tema fondamentale nelle opere di Eduardo De Filippo, che ne celebra la forza e la capacità di riscatto.
La famiglia: la famiglia Jovine è una famiglia unita e solidale, che affronta le difficoltà insieme. La famiglia è un altro tema importante nelle opere di Eduardo De Filippo, che ne celebra il valore e l’importanza.
Napoli milionaria è un’opera che ancora oggi è attuale e coinvolgente. È una commedia che fa riflettere sulla vita, sulla società e sull’amore.

foto da http://www.raiplay.it

Gianni Tortoriello

Quattro decenni e più di vita dedicati al giornalismo, ma anche alla comunicazione tout-court, passando dalla carta stampata, alla televisione, al web. Una Laurea in Scienze Politiche alla Federico II, qualche anno d'insegnamento e qualche altro da formatore. Unica fede, il Napoli. Poche certezze, tanta passione e una consapevolezza: ciò che paga è solo l'impegno costante nel realizzare i propri progetti e, perché no, i sogni. Il villaggio globale di cristallo dell'informazione e della comunicazione è, purtroppo, divenuto il luogo dove conta solo 'spararla quanto più grossa possibile!' Il sensazionalismo e l'opinionismo hanno soppiantato la notizia. Io vorrei solo continuare a fare quello che mi hanno insegnato: raccontare i fatti.

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