Tra i tormentoni estivi, complici l'atmosfera di spensieratezza, torna puntuale quello di Ofiuco, il tredicesimo segno zodiacale, messo in panchina per puro calcolo ma sempre pronto a rivendicare il suo posto accanto ai titolari
C’è scompiglio nello zodiaco. Ofiuco, il tredicesimo segno zodiacale, fa nuovamente mostra del suo serpente per dimostrare che anche lui merita un posto nell’oroscopo. Le persone nate tra il 30 novembre e il 18 dicembre devono poter dire di essere nate sotto il segno di Ofiuco. Lo Scorpione e il Sagittario, però, non ci stanno e anche gli altri segni, inorriditi dall’idea di un trasloco all’interno del calendario, hanno ancora una volta sbattuto la porta in faccia al loro “fratellastro”: prenditela con i babilonesi!
Pur se considerato “di troppo” nello Zodiaco, anche Ofiuco vanta una storia, intrisa, come ogni mito, di tragedia e grandezza, degna di essere raccontata. Nella mitologia greca Ofiuco era in realtà Asclepio, il medico più bravo dell’antichità, Dio della Salute. Figlio del Dio Apollo e della principessa dei Lapiti, Coronide, la sua vita fu complicata già da subito. Fu strappato dal grembo di sua madre, uccisa dal padre per averlo tradito, e affidato alle cure di Chirone. Il centauro saggio gli insegnò tutti i segreti della medicina tanto che Asclepio divenne non solo un abile medico ma anche capace di risuscitare i morti. A questo punto siamo curiosi di conoscere le caratteristiche che avrebbero i nati sotto questo segno.
Un giorno, mentre Asclepio era di fronte al corpo esanime di Glauco, il figlio del re Minosse, accadde qualcosa di straordinario. Si avvicinò un serpente che lui colpì prontamente uccidendolo. Subito dopo ne arrivò un secondo che pose un’erba magica sulla ferita mortale del primo riportandolo in vita. Asclepio, allora, prese la stessa erba ed eseguì lo stesso rito per il giovane che resuscitò. E’ così che il serpente è diventato un’icona non solo per la figura di Asclepio, ma nella simbologia medica in generale. La sua capacità di rinnovarsi cambiando pelle è sinonimo della capacità del nostro corpo di guarire dalle malattie. Anche il simbolo (perché anche Ofiuco si è dotato di un simbolo come i suoi “fratelli”, non si sa mai…) riprende la sua storia eccezionale. La U attraversata da una sorte di tilde sta a simboleggiare le gambe di Asclepio attraversate dal serpente del quale regge la testa con una mano e la coda con l’altra.
A seminar zizzania tra i segni dello Zodiaco, sempre loro, gli studiosi della NASA. L’Agenzia spaziale americana che esplorando i cieli ha ricordato che nel nero dell’universo splendono anche le stelle della Costellazione di Ofiuco. E’ bastato un articolo sulla rivista Sun per far pensare al sempre aggiornato popolo dei social che la creazione del segno di Ofiuco sia opera proprio della NASA. Quei furbacchioni degli scienziati, però, si sono subito tirati fuori dalla bagarre spiegando che non volevano assolutamente mancare di rispetto al sapere antico di un popolo, come quello dei Babilonesi, i quali, pur non possedendo sonde come quelle che abbiamo oggi, erano degli abili osservatori dei cieli. La loro divisione dello Zodiaco in dodici parti è più che saggia. Possiamo tornare, quindi, a dormire tutti sogni tranquilli: Ofiuco continuerà a brillare nel cielo ma senza dare troppo disturbo.
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