Parte Opera 5, il progetto sociosanitario del Pio Monte della Misericordia realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD. Obiettivo del progetto è curare gli ammalati ovvero una delle Opere di Misericordia intorno alle quali il Pio Monte è nato nel 1602.
Intervista a Fabrizia Paternò Soprintendente del Pio Monte della Misericordia
Per capire al meglio obiettivi e metodi del progetto Opera 5, abbiamo fatto qualche domanda a Fabrizia Paternò Soprintendente del Pio Monte della Misericordia:
Povertà sanitaria, è una piaga sociale?
La povertà sanitaria è una piaga sociale che priva di un diritto imprescindibile: quello di essere curato. Abbiamo l’obbligo morale di intervenire e la Fondazione CON IL SUD lo ha fatto con un bando dedicato proprio a questo: sostenere le organizzazioni di terzo settore che lavorano con impegno e dedizione per offrire servizi che possano garantire questo diritto a chi vive situazioni economiche e sociali complesse e spesso oggettivamente drammatiche.
Cosa farà il progetto Opera 5?
Con Opera 5 il Pio Monte della Misericordia va a potenziare e mettere in rete alcuni servizi sociosanitari che realizza da molti anni a vantaggio di persone in condizioni di fragilità e povertà del centro storico di Napoli, e non solo, promuovendo un modello di intervento di prossimità gestito dal privato sociale in collaborazione con i servizi pubblici. Con il partenariato della II, III, IV Municipalità del Comune di Napoli, infatti, verranno implementati gli aspetti operativi relativi alle attività di cura, orie ntamento e supporto degli enti territoriali preposti. Opera 5, in sinergia con i partner istituzionali, vuole favorire il protagonismo e l’empowerement della persona migliorando l’accesso al servizio pubblico sanitario grazie agli sportelli di orientamento.
Quali sono, nel concreto, i vostri obiettivi?
I numeri che Opera 5 s’impegna a raggiungere nel triennio programmato 2022/2025 sono 9000 visite specialistiche ambulatoriali, garantendo la presa in carico di 1.500 persone, 500 beneficiari dello sportello di affido e orientamento sanitario, 24 beneficiari del gruppo di supporto famiglie con disabili, 27 beneficiari delle residenze di supporto, 45 nuclei familiari presi in carico dal Centro per le famiglie.