Lo ha sottolineato Fabrizio Palermo, amministratore delegato Acea, intervenendo nel panel 'Governare la complessità: le grandi infrastrutture per il Paese'
(Adnkronos) – “Al giorno d’oggi, il tema idrico è sempre più importante e abbraccia quello dell’infrastruttura idrica: il problema non è tanto la disponibilità della risorsa, ma il trasporto e la distribuzione dell’acqua nel nostro Paese”. Lo ha sottolineato Fabrizio Palermo, amministratore delegato Acea, intervenendo nel panel ‘Governare la complessità: le grandi infrastrutture per il Paese’ che ha aperto la seconda giornata di lavori della 40esima Assemblea Anci, in corso a Genova. Per Palermo, il tema del trasporto della risorsa idrica ‘riguarda molti comuni italiani’.
“C’è un focus importante sul tema investimenti, la rete italiana è molto vecchia – sottolinea l’ ad di Acea – circa il 60% degli investimenti ha oltre 30 anni e il 25% oltre 50 anni. Si tratta di infrastrutture costruite ormai tanto tempo fa, che sono state oggetto di manutenzione solo parziale, purtroppo. Ne consegue che emerge il tema di oggi, la mancanza d’acqua. Per sopperire a questo – continua l’ad di Acea – è necessario investire utilizzando soprattutto le tecnologie, in quanto ad oggi Acea sta investendo, in tutte le realtà ove opera, in tecnologie sensoristiche come l’intelligenza artificiale, riscontrando benefici impressionanti”.
Acea è tra i main partner dell’Assemblea: “l’Italia opera con una media di perdite molto superiore a quella europea: un 43% contro un 23%, ma ad oggi, Acea dove è riuscita a operare grazie a queste tecnologie ha portato buoni risultati in tal senso. È chiaro che questo significa anzitutto lavorare in una logica industriale – spiega Palermo – gestendo l’infrastruttura in partnership con gli enti locali. Infatti, un connubio tra pubblico e privato è fondamentale per portare a casa dei buoni risultati e devo dire che questo tocca non solo il tema dell’innovazione, ma anche quello finanziario”.
“Oggi si investe troppo poco per fare questo: bisognerebbe capire che tariffe più alte consentono di fare investimento. Questo è un tema annoso, che molti sindaci conoscono bene e che può essere un volano molto importante per gli investimenti, perché oggi il tema dell’acqua non è solo un tema di uso della risorsa per l’essere umano, ma sta diventando sempre più un tema di uso a fini industriali – sottolinea l’amministratore delegato – oggi ricerche recenti dimostrano che l’uso dell’intelligenza artificiale richiede molta acqua, così come anche è di fondamentale importanza l’utilizzo dell’acqua per il raffreddamento dei server. Ne consegue che un mondo indirizzato alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica richiede un uso massiccio di acqua, anche per le fonti energetiche.
Anche l’agricoltura, come l’industria, ha bisogno di acqua: “E’ un altro settore fondamentale per il nostro paese, presente in tanti comuni come contributo del PIL. Avere delle infrastrutture che consentono ad esempio il riuso dell’acqua sta diventando fondamentale, ad oggi, infatti, vi è una riuso dell’acqua irrisorio, pari al 3-4%; Sviluppare questo per fornire acqua riutilizzata, perfettamente pulita e potabile per l’agricoltura, risolverebbe molti di questi problemi”. “Investire vuol dire anche inserire innovazioni quali il digitale e tutta l’intelligenza artificiale. Questo piano straordinario di investimenti è da gestire perché dovrebbe poi portare, a regime, a un miglioramento e, addirittura, a un abbassamento delle tariffe”.
Intervistato poi a margine del panel, Palermo risponde così alla domanda di un cronista riguardo la proposta del sindaco di Genova, Marco Bucci, di creare un dissalatore per l’acqua marina: “Per affrontare il problema idrico vanno affrontate tutte e possibili soluzioni, sicuramente anche quelli sono investimenti che hanno un senso in un quadro complessivo”. ”Abbiamo un problema di infrastrutture idriche nel nostro Paese, ma non fortunatamente di risorse, ma dobbiamo trasportare la risorsa acqua e distribuirla. Dovremo fare investimenti importanti sulla rete italiana perché è vecchia e una perdite del 43%, ben sopra la media europea. Dobbiamo nelle reti con nuove tecnologie. Oggi si investe troppo poco e tariffe più alte ci permetterebbero farebbero di fare gli investimenti. L’acqua è una risorsa necessaria per il raffreddamento dei server a l’Ai”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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