E’ un evento speciale, pieno di magia che quest’anno l’Associazione Vivere Napoli organizza dal 6 al 13 agosto per godere della bellezza delle Notti di San Lorenzo, tra le più belle dell’anno in cui è possibile osservare le stelle cadenti dello sciame meteorico delle Perseidi, soprattutto se si è a 1000 metri di altitudine come sul Vesuvio.
L’appuntamento è alle ore 18.45 in Contrada Osservatorio 55 – Ercolano per partire alle 19 in un unico Turno, su un percorso di 4,5 km totali, andata e ritorno, e un dislivello di 180 mt, per la durata di circa 3 ore (Costo Adulti € 20; ragazzi dai 10 ai 14 anni € 10Info e Prenotazioni 334 11 19 819 (ore 9-18), prenotazioni@viverenapoli.com, WhatsApp: +39 334 11 19 819)
La difficoltà è media, l’abbigliamento consigliato sportivo e comunque comodo, c’è la possibilità di portare i propri amici a quattro zampe, purchè siano provvisti di museruola, il tutto alla scoperta de La Valle dell’Inferno, la caldera del complesso Somma-Vesuvio, uno dei luoghi più suggestivi del Parco Nazionale del Vesuvio perché consente di passeggiare osservando da vicino l’imponenza e la maestosità di uno dei vulcani più famosi al mondo, oltre a godere di una visita insolita sotto le stelle e se possibile vedere anche le stelle cadenti. Un antico sentiero circolare che parte da Ottaviano e si sviluppa lungo il Monte Somma, arrivando fino a costeggiare il Gran Cono del Vesuvio, l’itinerario consente di scoprire lo strettissimo legame che c’è fra i due vulcani e la straordinaria biodiversità del Parco Nazionale del Vesuvio, con la natura che si manifesta in tutta la sua potenza con paesaggi sempre mutevoli e sorprendenti, tra fitti boschi, lava, licheni e ginestre quasi sospesi sull’incanto del Golfo di Napoli.
Si partirà dal Rifugio Imbò e ci si immetterà sul lato est del complesso vulcanico scendendo all’interno della Valle dell’Inferno, anche detta per la particolare vegetazione dominante Valle delle Ginestre. Si percorre il sentiero ricco di ginestre da cui la Valle prende il nome, e dall’odore dolce ed inebriante che accompagna tutto il percorso, così come il giallo intenso degli arbusti in fiore. La terra ricca di minerali presenti sul vulcano ha la particolarità di brillare se osservata da vicino, mentre il cammino continua tra i coloratissimi licheni che adornano le rocce vulcaniche affioranti, fino a raggiungere le lave del 1929 dove si ammira una delle più belle formazioni di lave a corda del vulcano e dove ci si affaccia su un panorama emozionante che domina la piana campana e i pre-appennini regalando un colpo d’occhio strepitoso.
Ma le sorprese non finiscono, infatti proprio qui, sotto le stelle, in pieno relax, si gusterà un prodotto tipico dell’enogastronomia vesuviana: il tarallo napoletano accompagnato da un ottimo vino.